“Truffa di Dubai”, tabaccaio salva coppia di mantovani dal raggiro

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Hinterland Ci mancava solo la “truffa di Dubai”. È l’ultimo escamotage dei truffatori per cercare di spillare soldi alle malcapitate vittime di turno. A finire nella rete del raggiro, che di seguito spiegheremo più dettagliatamente, una coppia mantovana residente nell’Hinterland, che per ovvie ragioni ha chiesto di restare nell’anonimato mentre ci raccontava la propria disavventura. A “salvarla” è stato il tabaccaio del loro paese, insospettitosi quando i due trentacinquenni gli hanno chiesto di farsi stampare il modulo emesso da un fantomatico Consiglio Reale di Dubai, con tanto di stemma sullo sfondo, da spedire nell’Emirato. Ebbene, appena preso in mano il modulo, l’esercente, che nel recente passato aveva conosciuto altre persone finite nelle maglie di truffe più o meno simili, ha immediatamente compreso che gli sventurati clienti stavano cadendo – come si suol dire – a piedi pari in una trappola più grande di loro. La coppia, quasi imbarazzata, alla fine ha ascoltato il consiglio dell’uomo: strappare il contraffatto «modulo autorizzativo» e cestinare la mail, ma non prima di averla segnalata alle autorità preposte. Il modus operandi è consolidato. La truffa viene architettata da sedicenti «consulenti finanziari» che spediscono e-mail o messaggi a potenziali vittime da spennare, sapendo che c’è buona probabilità che vadano a buon fine. Il meccanismo è piuttosto semplice: si chiede di trasferire una quota d’iscrizione, variabile da mille a cinquemila euro, con la promessa di moltiplicare in poco tempo il denaro versato. E per rendere ulteriormente allettante il raggiro, si ambienta l’«affare» nella nota località del Golfo Persico, che con il suo status di centro finanziario e tecnologico attira investitori da tutto il mondo. Ed è proprio questa solida reputazione, unitamente al fascino di Dubai con il suo lusso esasperato e il suo skyline futuristico, a fungere da specchietto delle allodole ideale per inscenare schemi fraudolenti in cui i truffatori si spacciano per esperti di finanza o trader di criptovalute. Truffatori che non appena ricevuti i bonifici dalle ingenue vittime, illuse dai miraggi di profitti ingenti nel giro di poco tempo, si volatilizzano lasciando alle spalle solo rabbia e avvilimento.

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