CREMONA Presso la sala conferenze della Uil si è tenuto il consiglio generale dei delegati sindacali di Mantova e Cremona, alla presenza del segretario regionale Danilo Margaritella e del segretario generale aggiunto, Pierpaolo Bombardieri.
I lavori sono stati introdotti dal segretario provinciale Paolo Soncini, che ha illustrato luci e ombre del territorio e lo stato di salute del sindacato. Soncini ha espresso soddisfazione per l’opera di raddoppio della linea ferroviaria Mantova-Codogno, mentre l’autostrada Cremona-Mantova è un tema che si rimpalla dal 2003 e che è necessario portare a compimento. Il porto di Valdaro è stato definito strategico per lo sviluppo territoriale.
“C’è un ottimo dialogo con enti e associazioni” – evidenzia Soncini – ” ma la nostra proposta di un tavolo per lo sviluppo è ancora ai primi passi”.
Per il leader della Uil il 2019 è stato un anno di rilancio del sindacato nelle piazze, che ha visto crescere l’organizzazione numericamente e qualitativamente.
Si è poi svolta una discussione proficua tra i vari delegati con un forte accento sulla necessità di non fare un passo indietro sul tema dei diritti dei lavoratori. In conclusione, Pierpaolo Bombardieri ha fatto il punto della situazione: positivo il nuovo corso della Uil più vicina al territorio e capace di produrre un lavoro collegiale da parte delle categorie. “Veniamo da un anno di mobilitazione che ha creato entusiasmo e partecipazione in una fase politica dedicata” sottolinea Bombardieri.
E il segretario nazionale aggiunto ha anche spiegato le richieste sul fronte del confronto con il Governo: “noi chiediamo con forza la detassazione degli aumenti contrattuali e di affrontare anche culturalmente il problema dell’evasione fiscale su cui la politica è tiepida”. Importante per la UIL la questione della redistribuzione della ricchezza perché, denuncia Bombardieri: ” il 10% possiede il 70% della ricchezza, una diseguaglianza enorme e in una Italia in cui l’ascensore sociale è rotto”. Sulle pensioni i sindacati si portano dietro il disastro della Fornero e gli errori di “Quota 100”: “chiediamo al Governo di elaborare contributi figurativi per stabilizzare il percorso previdenziale dei giovani precari”.