Confesercenti Mantova scrive alla Regione: “Riapriamo”

MANTOVA Il Persidente Regionale di Confesercenti Gianni Rebecchi il 30 aprile ha inviato una lettera al Presidente della Regione Lombardia chiedendo un cambio di passo nelle politiche economiche della Regione. Alleghiamo la lettera   integrale.

 

Il grido di aiuto di migliaia di micro, piccole e medie imprese del commercio e del turismo che sin dai primi giorni di oltre due mesi fa, in questi giorni si è fatto più forte e disperato perché senza possibilità di ricavo hanno visto mantenere sostanzialmente inalterati i costi.

 

Da tutti se il punto di partenza è quello delle ingenti perdite subite in questi mesi, e della permanente stretta creditizia, si ritiene che senza aiuti concreti, tangibili e adeguati da parte di Regione Lombardia, la ripartenza sarà davvero proibitiva.

 

Ulteriori provvedimenti restrittivi non sono comprensibili. In questo senso Confesercenti ha fortemente apprezzato la presa di posizione nei confronti del Governo finalizzata ad anticipare i termini della riapertura delle attività rispetto agli inaccettabili orientamenti del governo.

Il commercio e il turismo per le note ragioni, devono essere messi nella condizione di poter ripartire attraverso concreti interventi di sostegno e di incentivazione.

In tal senso nella lettera Confesercenti individua tre aspetti:

  1. In primo luogo è giunto il tempo di conoscere nel dettaglio quante sono le risorse disponibili nel bilancio regionale che possono essere dedicate a interventi in conto capitale. E’ un tema rimasto troppo in ombra nel dibattito regionale e ora deve essere portato decisamente in chiaro.

 

  1. In secondo luogo è indispensabile attivare al più presto le risorse provenienti dal POR FESR per favorire azioni di sostegno, in conto capitale, agli investimenti necessari alle dotazioni per imprese del commercio e del turismo in materia di protezione sanitaria.

 

  1. Infine sul tema della liquidità Confesercenti ritiene importante passare dal meccanismo della garanzia pubblica – sostanzialmente inefficace – a quello molto più concreto del reperimento diretto delle provviste finanziarie finalizzato ad interagire con il mondo dei Confidi che potrebbero divenire un driver importante come già nel passato lo sono stati per coloro che hanno difficoltà di reperire le risorse.

Infine l’Associazione Regionale ha lanciato una Petizione dal titolo inequivocabile della voglia di tornare a fare impresa, seppur nelle difficoltà del momento, di migliaia di imprenditori sentiti in questi mesi.

 

Abbiamo davanti un futuro che si prospetta assolutamente incerto, le attività economiche che sono in grado di garantire il rispetto delle prescrizioni sanitarie vogliono riaprire.

 

Ecco perché a gran voce chiedono:

  • Apertura immediata per tutte le attività del commercio nel rispetto delle norme sanitarie e di sicurezza
  • Definizione immediata dei protocolli di sicurezza per le categorie commerciali che, per loro natura, richiedono adempimenti particolari
  • Strutturazione delle strategie di ripartenza per le attività turistiche
  • Interventi dello Stato e della Regione a fondo perduto per le imprese dei settori obbligati a chiudere e per tutte le piccole imprese colpite.