Fase 2: troppe le cose da decidere, poco il tempo. Fontana chiede chiarezza al governo

MILANO – Congedi parentali prolungati e bonus o voucher per servizi di babysitting per sostenere concretamente i genitori che potranno o dovranno tornare al lavoro; titolarità dei controlli su distanziamento e assembramenti su treni e mezzi di trasporto locale; obbligatorietà o meno dell’uso delle mascherine. Sono alcuni dei temi cui guarda con maggior attenzione Regione Lombardia in vista della cosiddetta fase-2 e proposta alla Cabina di Regia con il Governo. «Per Regione Lombardia – ha detto il governatore Fontana – è fondamentale che da qui al 4 maggio, scadenza ormai prossima, ci siano regole chiare, certe e inequivocabili. E penso a quelle per l’utilizzo delle mascherine o a un protocollo univoco – aggiungo – da applicare a chi, rientrato al lavoro, risultasse poi positivo al Covid-19. Le proposte del Governo, con l’accordo delle Regioni, vanno verso una graduale riapertura delle attivita’ a partire da cantieri e produzioni legate all’export. Sulla base dei dati sanitari e con l’obbiettivo primario della tutela della salute dei cittadini – ha concluso Fontana – bisogna prevedere puntualmente anche la riapertura di tutte le altre attivita’ produttive e commerciali e le modalita’ del lavoro in smartworking. Il tempo a disposizione è pochissimo, i cittadini non possono essere avvisati all’ultimo momento».