Aggressione in viale della Favorita, prende corpo la pista dell’agguato

MANTOVA  Dimesso e denunciato. Il 22enne indiano di Brescia preso a sprangate sabato notte in viale della Favorita sta meglio e già ieri mattina veniva dimesso dall’ospedale Carlo Poma, dove era stato portato intorno all’una di domenica scorsa con un forte trauma cranico, che alla fine gli è però valso un paio di settimane di prognosi. Gli agenti della Squadra Mobile della questura di Mantova lo hanno intanto denunciato per porto abusivo di arma impropria; nella sua auto hanno infatti rinvenuto e sequestrato una mazza da baseball e una pistola a salve con relativo munizionamento. Per il resto, indagini in corso per il momento nei confronti di ignoti, per il reato di lesioni aggravate, che potrebbe anche diventare tentato omicidio. Per questo dovranno essere approfondite e valutate le circostanze di questa aggressione. Gli investigatori della Squadra Mobile stanno lavorando su un fronte che ufficialmente è a 360 gradi, ma secondo indiscrezioni sembra che la pista della rissa tra automobilisti per una manovra azzardata o un parcheggio sia ritenuta poco consistente se non ancor meno credibile. Ci sarebbero infatti diversi particolari che fanno pensare che dietro questo episodio possano esserci motivi più consistenti di una banale lite. Un giovane indiano che da solo arriva a Mantova da Brescia con una mazza da baseball e una pistola seppure a salve in auto: particolari, questi che fanno pensare a un agguato se non a un incontro per un regolamento di conti. Tutti aspetti della vicenda che il 22enne dovrà spiegare agli investigatori. Il giovane ieri è stato portato in questura dove gli è stata notificata la denuncia per il porto di oggetti atti a offendere e sarebbe già stato sentito, anche se per le sue condizioni non sarebbe stato trattenuto per più di tanto. Sono stati sentiti anche alcuni testimoni del pestaggio. Ci sarebbe stata una prima discussione nel parcheggio di piazzale Levoni, proseguito poi sul rondò di viale della Favorita. Qui si sarebero fermate quattro auto, quella del 22enne indiano e altre tre dalle quali sarebbero scesi altri giovani. Si sarebbero sentiti dei colpi metallici che in un primo momento avevano fatto pensare a una sparatoria; sarebbero invece stati dei colpi con delle mazze o spranghe sulle carrozzerie delle auto, quindi il pestaggio del 22enne, lasciato a terra mentre le altre tre auto ripartivano sgommando. Una versione che troverebbe riscontro nelle ricostruzioni dei testimoni e nelle immagini delle telecamere presenti nei dintorni piuttosto che nella zona dell’aggressione che ne è invece sprovvista.