Aggressioni al personale Apam, e il controllore si ribella

MANTOVA  Il controllore si ribella. Potrebbe essere questo il titolo di un video che gira a Mantova e che in poche ore è diventato virale, in cui vengono ripresi un paio di ragazzini che litigano con due donne dipendenti dell’Apam. L’episodio in questione, accaduto presumibilmente sabato scorso alla fermata di corso Libertà sul lato di Galleria Ferri, è decisamente minimale: nessuna aggressione e non risulta alcun intervento da parte delle forze dell’ordine, ma nello stesso tempo offre la misura del livello di esasperazione raggiunto dal personale viaggiante degli autobus cittadini. Inutile e anche impossibile entrare nel merito di questa lite, perché per dirla come i due ragazzini che stanno riprendendo il tutto “non ho capito cosa è successo, bro ma ho fatto il video, “grande bro, passamelo che lo faccio girare”. Si sentono delle urla, volano insulti, si vede una ragazzina che fa frontino a una donna, altri ragazzini che sghignazzano e qualcuno che interviene a separare adulti e adolescenti. Scene di ordinario disordine in questo angolo di centro cittadino tutt’altro che nuovo a episodi del genere. L’ultimo della serie risale a martedì scorso, quando due controllori Apam erano stati aggrediti da uno straniero che viaggiava senza biglietto proprio alla fermata di corso Libertà. E corso Libertà insieme a Lunetta sono i punti più pericolosi per il personale Apam. Una problematica, quella della sicurezza degli operatori, che sarà affrontata domani nel tavolo istituito in prefettura.

Il consigliere comunale Pierluigi Baschieri (Forza Italia)

«Impossibile non solidarizzare con il personale dell’Apam che oramai quasi quotidianamente è costretto a subire la violenza sia verbale che fisica di alcuni giovanissimi appartenenti a piccole ma aggressive baby gang formate da ragazzini immigrati di seconda generazione e da qualche mantovano Doc – dichiara Pierlugi Baschieri, capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale -.  L’ennesimo parapiglia avvenuto nel fine settimana sotto i portici di corso Libertà è l’ennesima prova che la stazione degli autobus non può essere ospitata in una zona così centrale. Forza Italia ha già provveduto a chiedere con una mozione l’installazione sui bus di telecamere collegate alle forze dell’ordine per favorire gli interventi immediati degli agenti e l’identificazione dei più facinorosi onde evitare che qualcuno resti perennemente impunito delle violenze commesse. Ma è evidente – proseguer Baschieri – che non può essere l’unica soluzione per tutelare appieno autisti e controllori dei pullman che sono oramai all’esasperazione e soli contro un gruppo indefinito di ragazzi che le buone maniere non le hanno forse mai conosciute. Siamo tutti in attesa del risultato di martedì del tavolo per la sicurezza pubblica convocato dal prefetto. Per tutti questi motivi torniamo a chiedere la piena applicazione del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile, approvato dal consiglio comunale nel 2019, e sino ad oggi applicato solo in parte: documento che prevedeva la spostamento del capolinea degli autobus in via Frattini. Un ritorno all’antico – conclude -, ma un moderno modo per alleggerire tutto il degrado sociale che si tira dietro una autostazione delle corriere che non può essere così centrale».