Al volante con patente brasiliana o portoghese: basta che sia falsa

MANTOVA – Un italiano con patente brasiliana e un brasiliano con patente portoghese. Come comune denominatore per entrambi il fatti che il documento era rigorosamente falso. Il primo lo hanno beccato lo scorso week-end i carabinieri del Radomobile durante uno dei tanti controlli per il rispetto delle norme del Dpcm per il contenimento del Covid. È stato così che un 50enne italiano residente in città mentre era alla guida del suo furgone è incappato in una pattuglia dei carabinieri che si sono accorti che la patente che aveva consegnato loro era falsa. A insospettire i militari era il fatto che il 50enne andasse in giro con una patente brasiliana. Dagli accertamenti che seguivano risultava che allo stesso era stata revocata la patente nel 2011 per guida in stato di ebbrezza e che negli ultimi 9 anni era stato comunque fermato e scoperto già un’altra volta mentre guidava un mezzo nonostante la patente revocata. Vista la recidiva per lui è quindi scattata la denuncia penale per per la guida con patente revocata e uso di documento falso. Era invece brasiliano con patente portoghese  P.V. , il 58enne di Mantova fermato lo scorso 2 dicembre dagli agenti della Polizia locale in via verona mentre era al volante di una Chevrolet. L’uomo ha allungato agli agenti una patente che risultava conseguita in Portogallo nel 2004, ma dagli accertamenti che hanno seguito, compreso un esame con luce Uv ed esame alla luce infrarossi, risultava che il documento era falso, e che il 58enne non aveva mai conseguito la patente. Per questo motivo l’uomo veniva denunciato per falsità materiale, sanzionato con una multa da 5mila euro per guida senza patente, mentre per la sua auto scattava il fermo amministrativo per tre mesi.