Album delle figurine, gli Azzurri in mostra tra mille curiosità

Alla Madonna della Vittoria album “unofficial” da tutto il mondo per raccontare la magia dei Mondiali e il fascino della Nazionale

MANTOVA La storia della Nazionale azzurra raccontata dalle figurine, ma non figurine qualsiasi bensì album provenienti da ogni angolo del mondo conditi da caratteristiche a volte esilaranti e altre volte unici nel loro genere. A portare alla Madonna della Vittoria questa splendida collezione il guru emiliano  Gianni Bellini divertito cicerone e maniacale raccoglitore di qualsiasi cosa abbia a che fare con il calcio, i mondiali e il mondo delle figurine. Lui che deve ancora attaccare 700mila esemplari ai rispettivi album, lui che a Mantova ha esposto lo 0,09 per cento della sua infinita collezione, lui che a pochi mesi dalla pensione sta pensando a come girare il mondo per promuovere il suo singolare “hobby”, lui che con la passione di un bambino ti spiega che l’album peruviano del 1982 è l’unico ad aver inserito Franco Selvaggi allora convocato in extremis per sostituire l’infortunato Roberto Bettega.
Una cinquantina di album, tutti aperti sulla pagina riguardante gli Azzurri, e poi delle gigantografie di alcun dei grandi protagonisti della Nazionale e poi tutte le sticker dal 1934 ad oggi.
E’ un viaggio singolare, ma anche unico, perché non ci si trova davanti ad una banale distesa di Panini, ma qui Bellini ha voluto (potuto) portare il meglio di tutto il resto del mondo. Album provenienti dal prolifico Sudamerica, dalla esuberante Serbia, ma anche dall’Africa e dalla serafica Inghilterra. Merita davvero un salto questa collezione e se addirittura avrete la fortuna di essere accompagnati dal curatore, allora vi immergerete in un infinito dedalo di curiosità nascoste dietro ad un freddo ritratto adesivo. Senza dimenticare le copertine degli album (quasi tutti unofficial), che riservano delle vere e proprie chicche come quello serbo del 2002 con Collina al fianco di Zidane, Owen e Batistuta: una cosa mai vista. Oppure l’album di Agip del 1990, l’unico ad aver inserito Schillaci tra la manciata si giocatori scelti per essere appiccicati. E poi nomi storpiati come Costacuerta o fotografie messe a caso come quella di Bellugi al posto di Graziani su un album peruviano del 1982. C’è da divertirsi e tornare per un po’ anche bambini.