Alimenti pericolosi, dieci mesi ciascuno a due agricoltori

tribunale di mantova

MANTOVA – Dieci mesi di reclusione ciascuno, uno per violazione della norme in tema di commercio di sostanze alimentari e l’altro per falso materiale. Questa la pena comminata ieri mattina dal giudice Antonio Serra Cassano a carico di un 80enne e di un 48enne, rispettivamente padre e figlio, entrambi titolari di un’azienda agricola con sede a Bigarello. I fatti a loro ascritti risalivano al 6 ottobre 2014. Stando al capo d’imputazione a loro ascritto, il primo imputato, in qualità di legale rappresentate della società agricola avrebbe detenuto un bovino destinato alla macellazione e quindi di conseguenza all’alimentazione umana, e trattato con un particolare antibiotico, stante una pregressa patologia, con conseguente modificazione e alterazione della composizione naturale delle carni dell’animale a cui si legava quindi un potenziale pericolo per la salute pubblica. Le accuse mosse invece al secondo sarebbero state quelle di aver compilato l’obbligatoria dichiarazione di provenienza e destinazione del capo di bestiame in questione, omettendo però d’indicare il trattamento medicamentoso effettuato con sostanze vietate. Al termine dell’istruttoria dibattimentale ai due imputati è stata riconosciuta la sospensione condizionale della pena e la non menzione nel casellario giudiziario.