Arrestata per rapina impropria, il processo slitta a fine agosto

Il tribunale di via Poma

MANTOVA Per guadagnarsi la fuga non aveva esitato ad aggredire i commessi che l’avevano scoperta a rubare in negozio. Ma il tentativo di farla franca si era presto arenato grazie all’intervento delle forze dell’ordine. In manette per il reato di rapina impropria era così finita una 30enne di origine magrebina. I fatti a lei ascritti risalgono alla settimana scorsa; teatro della vicenda un emporio cinese ubicato all’interno di un centro commerciale a Castiglione delle Stiviere. Secondo le accuse la donna una volta entrata nel bazar avrebbe dapprima preso ad aggirarsi tra le corsie come una normale cliente per poi iniziare a prelevare alcuni prodotti occultandoli sotto i vestiti. Ma la ladra non aveva forse tenuto conto delle placchette antitaccheggio posizionate sulla merce asportata; arrivata, infatti, alle casse il sistema elettronico aveva preso a suonare. Due dipendenti l’avevano subito fermata chiedendo di mostrare quello che aveva in tasca, ma la taccheggiatrice per tutta risposta aveva iniziato a prenderli a calci e pugni riuscendo a divincolarsi e a scappare. Sabato scorso la donna era comparsa in tribunale per affrontare il processo per direttissima. Al termine della seduta il giudice Enzo Rosina accogliendo la richiesta del pubblico ministero Giulio Tamburini aveva convalidato nei suoi confronti la misura della custodia cautelare in carcere. La decisione però era stata rinviata a fronte dell’istanza dei termini a difesa avanzata dall’avvocato dell’imputata. Richiesta di rinvio quest’ultima riproposta anche ieri mattina; il processo verrà quindi aggiornato il prossimo 22 agosto.