Audizione del Commissario straordinario alla peste suina, Forattini: “In Lombardia misure di contenimento insufficienti”

MANTOVA “I capi infetti accertati in provincia di Mantova arrivavano da Pavia dove, ad oggi, sono stati effettuati 40.000 abbattimenti, a fronte di nessun indennizzo riconosciuto in una porzione della Lombardia che vive di suinicoltura”. Al Commissario straordinario alla peste suina africana, Vincenzo Caputo, chiamato a fare il punto in Commissione Agricoltura alla Camera sull’attività svolta, la deputata PD Antonella Forattini ha posto le domande che anche i consiglieri regionali della Lombardia avevano più volte formulato in relazione agli indennizzi agli allevatori, ai criteri di perimetrazione della zona rossa, alla gestione dei liquami, all’individuazione dei macelli.

Rispetto alla relazione ottimistica del Commissario, la parlamentare dem ha evidenziato che “ancora una volta il rischio è quello delle enunciazioni fine a se stesse: i GOT, Gruppi Operativi Territoriali, in Lombardia non sono partiti, come non si è visto l’annunciato esercito”.

Il Commissario ha risposto “che ognuno faccia il suo”, imputando a Regione Lombardia la competenza in relazione ai quesiti posti. “Mi aspetto che questo rimpallo di responsabilità cessi quanto prima e che arrivino i riscontri concreti: il settore è in ginocchio, le risposte non possono essere rimandate ulteriormente” commenta Forattini.

L’audizione del Commissario è stata richiesta dal gruppo PD alla Camera per la preoccupazione rispetto al raggiungimento degli obiettivi di abbattimento indicati nel piano, del ruolo che dovrà svolgere l’esercito al fianco delle regioni e dei GOT, della ravvicinata scadenza del mandato del Commissario che rischia di pregiudicare il lavoro di organizzazione e implementazione delle azioni messe in campo.