MANTOVA “Questo progetto è fortemente impattante sul territorio sia in termini di emissioni di inquinanti in aria sia per l’enorme consumo di suolo che comporterebbe. Sarebbe molto più utile e saggio invece potenziare la rete viaria già esistente, a partire dalla strada Ss10 e dal raddoppio della linea ferroviaria fra Mantova e Codogno”, dichiara la Paola Pollini, consigliere regionale M5S, che prosegue: “siamo a fianco di quella rete di comitati e associazioni che da anni chiedono lo stralcio del progetto. Il progetto non è sostenibile né sul piano economico né da un punto di vista ambientale, per via del consumo di suolo e delle emissioni inquinanti in aria. Fu anche per questi motivi che Regione Lombardia lo bocciò già nel 2019, anche se ora la maggioranza di centrodestra tenta maldestramente di riesumarlo. Tanto più che un tratto intero, quello del TiBre non ha ancora trovato un finanziamento statale per l’intera opera e non è, di certo, fra le priorità del Governo. Nel 2019 la Regione già bocciò il progetto come economicamente insostenibile. Se era anti-economico nel 2019, figurarsi ora con l’aumento dei costi. Si parla in questi giorni di una bozza di protocollo di intesa fra Emilia Romagna e Lombardia per la realizzazione del tratto ricompreso nel TiBre. Molto fumo e niente arrosto. In ogni caso – conclude Pollini – ho fatto un accesso agli atti per avere copia di questa bozza fra le due Regioni. La verità è che non c’è nessun privato disposto ad accollarsi i costi di un progetto che potrebbe essere in perdita