Baschieri: tanti cantieri ma anche tante opere fantasma

rocca sparafuciòe

MANTOVA «Da sempre la politica locale non è in grado di valorizzare appieno i cespiti ereditati, e anche questa amministrazione, nonostante abbia saputo intercettare decine e decine di milioni per rilanciare il capoluogo, sembra essersi dimenticata di importanti edifici che potrebbero dare ulteriore lustro al territorio». La censura viene dal capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale Pier Luigi Baschieri, che fra le mani scartabella le numerose pagine del Dup, il documento programmatorio della giunta di Mattia Palazzi per il prossimo triennio.
A “piangere”, fra quelle tante cifre, è sempre il comparto delle opere pubbliche che stenta a mantenere in essere le cose promesse o pensate. «Pensiamo solo alla Rocca di Sparafucile ceduta dal demanio al Comune nel 2015 durante il mandato del sindaco Sodano: è tutt’ora un’opera incompiuta, una scatola vuota i cui lavori di recupero tutti gli anni vengono inseriti nel piano per poi sistematicamente slittare di anno in anno. È dal 2016 che accade. L’amministrazione si è limitata a ristrutturare la facciata esterna e a riqualificare l’area verde – prosegue Baschieri –, ma l’interno è inagibile. Rammento che il progetto esecutivo è già stato redatto e non è costato poco. Il milione messo a disposizione nel 2025, ammesso che ci sia, è insufficiente. Ideale sarebbe che la Rocca, ripensata come infopoint, torni a essere un ostello per giovani, visto che quello in Mantova Hub non si farà».
E non è l’unica opera, la Rocca di Sparafucile, a essere sparita dai radar. «Palazzo della Ragione, dopo che si sono spesi milioni per il suo recupero, nella maggior parte dell’anno è chiuso. Doveva diventare la “casa della musica” per Palazzi; in realtà, dal 2015 a oggi ha ospitato solo qualche mostra. Concerti? Zero. D’altronde – conclude Baschieri – Mantova gode già di teatri importanti, e un altro spazio musicale non serve, mentre un altro museo sarebbe insostenibile».