Bibbiano, un centinaio i partecipanti al corteo in centro

MANTOVA  Aveva promesso di esserci ma all’ultimo momento Padre David, al secolo, Davide Fabbri, sedicente diacono-esorcista, militante di estrema destra e a suo dire pronipote di Mussolini, ha deciso di dare forfait. Lo aveva annunciato nei giorni scorsi, al momento dell’autodenuncia per l’affissione degli adesivi con la scritta “Parlateci di Bibbiano” e per i quali sono già stati identificati e deferiti dalla questura tre esponenti di CasaPound, ma la promessa di prender parte all’evento di solidarietà collettiva in extremis è andata disattesa. Alla fine erano un centinaio in tutto i presenti ieri sera in centro a Mantova per la fiaccolata a sostegno dei bambini strappati alle loro famiglie a Bibbiano e non solo Gli echi del caso affidi dunque sono tornati a farsi sentire nel capoluogo virgiliano ma stavolta, accantonata la querelle politica delle ultime settimane, attraverso una manifestazione apartitica, sull’onda di altre già effettuate in tutto il territorio nazionale, e rivolta a quelle famiglie e quei bambini coinvolti loro malgrado in questa, ed in altre vicende simili. L’iniziativa, su impulso di una coppia di coniugi mantovano-modenesi, Elena Ferrari e Alberto Vallini, a cui subito poi è seguita l’adesione di altri privati cittadini, è constata in una fiaccolata pacifica per le vie del centro storico in solidarietà ai bambini strappati alle loro famiglie a Bibbiano, a Reggio Emilia, nella Bassa Modenese e nel resto d’Italia, con diversi casi accertati anche nel mantovano. Il corteo è partito alle ore 20 da piazza Martiri di Belfiore, spostandosi poi sotto la sede del Comune in via Roma, attraversando piazza Mantegna e i portici Broletto per concludersi attrono alle 23 in piazza Sordello, laddove i genitori presenti hanno potuto raccontare le proprie storie vissute. I promotori dell’evento hanno inoltre ribadito anche in corso di manifestazione la natura assolutamente apolitica dell’iniziativa «organizzata da privati cittadini e genitori per privati cittadini e genitori, niente di ricollegabile a organizzazioni di tipo politico né religioso. Solo famiglie per le famiglie e tutti per i bambini».