Cacciatori aggrediti da gruppo animalista, in 4 a processo

tribunale di mantova

MANTOVA – Mantova Violenza privata, danneggiamento e lesioni personali aggravate. Queste le accuse contestate a vario titolo a quattro giovani, finiti a processo per un’aggressione perpetrata cinque anni fa ai danni di un gruppo di cacciatori. Nello specifico i fatti a loro ascritti, occorsi a Canicossa di Marcaria, risalivano all’11 dicembre 2016. Quella mattina, una settantina di cacciatori impegnati in una parata delle lepri con reti (pratica consistente nella cattura degli esemplari in zona riserva di caccia per poi liberarle in altre aree individuate al fine di mantenere la popolazione autoctona nel territorio nel pieno rispetto della biologia della specie e del benessere degli animali) erano stati assaliti da nove persone, vestite completamente di nero, che avevano anche filmato l’intera scena. Ne era nata una colluttazione, nella quale era rimasto ferito un 71enne di Casatico, finito in ospedale con una frattura vertebrale. Dopo l’assalto il drappello degli anti-caccia si era quindi dileguato nei campi facendo perdere le proprie tracce, complice anche la nebbia. Ma, a quel punto, era scattata la caccia all’uomo, alla quale avevano partecipato le guardie venatorie, unitamente ai carabinieri di Bozzolo, Sabbioneta e Viadana. Tutto accadde poco dopo le dieci in via Verga. I cacciatori, impegnati nelle operazioni di cattura legittima, all’interno di aree protette nelle quali gli animali possono riprodursi in modo naturale, si erano dunque trovati di fronte, per la prima volta, a un commando anti-caccia. I nove soggetti dopo aver preso a strappare le reti e a minacciare di morte i presenti, se l’erano dunque presa in particolare con il 71enne il quale, intento a liberare dalla rete una lepre. era stato colpito da un calcio, riportando un trauma alla spina dorsale con postumi permanenti e una prognosi di oltre quaranta giorni. Sul posto erano accorsi i volontari della Croce Verde, che l’avevano trasportato all’ospedale di Mantova. Del gruppo di animalisti alla fine erano stati identificati in quattro, tutti residenti in altre province: Diego La Rocca, 37enne di Voghera, Cristina Giudice, 27 enne di Chieri, Roberto Serafin 28 anni di Seveso e Michael Leone, 28enne di Parma. . Ieri mattina davanti al giudice Gilberto Casari, è entrata nel vivo la fase dibattimentale con l’escussione dei cacciatori assaliti.