Ragazzino travolto e ucciso da una panchina, slitta l’avvio del giudizio

MANTOVA – Mantova È slittato al prossimo 12 gennaio, per incompatibilità del giudice Gilberto Casari, l’avvio del processo per omicidio colposo instaurato a carico di 5 persone circa la vicenda della morte di Matteo Pedrazzoli, il 14enne travolto e ucciso tre anni fa dal crollo di una panchina girevole di otto quintali installata nel parco giochi di piazza Castello a Castel d’Ario. Ieri era prevista l’apertura della fase dibattimentale, rinviata quindi davanti al giudice Raffaella Bizzarro. Sul banco degli imputati Elena Bellini, architetto progettista della struttura, Marzio Furini, responsabile dell’ufficio tecnico del Comune di Castel d’Ario, Luca Bronzini, di Rovereto (Trento), titolare dell’omonimo laboratorio specializzato in attività di restauro che si era aggiudicato l’appalto per la riqualificazione dell’intera area verde e da ultimo i due installatori, i fratelli Loris e Cristian Manfredi, contitolari della Car-Mec, azienda di carpenteria metallica con sede nella medesima località trentina. Nel processo è finito anche il Comune di Castel d’Ario in qualità di responsabile civile, mentre erano già cadute le accuse al sindaco Daniela Castro, inizialmente iscritta nel registro degli indagati. Parte civile i familiari dello sfortunato ragazzino. L’inchiesta si era incentrata fin da subito sull’acquisizione di tutta la documentazione relativa al progetto, al collaudo e alla manutenzione della pesante installazione artistica semovibile.