Mantova La città è in declino? Tutti lo dicono, tutti ne trattano come se l’affermazione fosse un dogma, ma la “vulgata” patisce la prova dei numeri, che non sono contestabili. Negozi sfitti, centro desertificato, commercio in crisi, passeggio limitato, salvo che nelle circostanze occasionali, e poi calo demografico riverberato sugli immobili del capoluogo, sono tutti argomenti che non trovano riscontro nei dati contingenti.
La questione, partendo dal dato basilare delle aree di sosta, che sono elementi indicatori dell’attrattività di Mantova, trova indizi di riflessione nei numeri oggetto di un accesso atti del capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale Pier Luigi Baschieri. Numeri cui basta un raffronto con quelli censiti nel 2016 per avere contezza di un “ribaltone” ideologico. In quasi dieci anni, fra posti auto in strisce bianche, strisce blu e stalli in struttura, effettivamente la capacità ricettiva del capoluogo è notevolmente aumentata.
I 90 posti del parcheggio di lungolago Gonzaga sono cresciuti a 233 nella struttura realizzata e gestita da Apcoa. Addirittura sono quasi triplicate le offerte del parking Pradella (ex Mondadori) passate da 165 a 266 stalli nell’ultimo biennio.
E non si parla che delle sole offerte in struttura, cui andrebbero aggiunte quelle private del Mazzini e dei parcheggi minori in corso Vittorio Emanuele e via Principe Amedeo. Ove si volesse aggiungere anche le offerte gratuite dei due parcheggi scambiatori di piazzale Montelungo e campo canoa, i numeri lievitano di svariate centinaia di unità.
Al 31 maggio scorso, i dati gestionali forniti da Aster attestano che la disponibilità di posti auto in zona parcometro a 1,70 euro/ora sono 1.489; in zona 1,30 euro/ora 1.890; in zona 0,80 euro/ora 700. Si aggiungano i 10.236 posti gratuiti e i 900 in struttura – senza contare tutti i posti riservati alle funzioni carico-scarico e gli stalli per cicli e motocicli. A farla breve, i dati parametrati al 2016 sono da ridurre di un terzo. In sintesi, se mai la città sia decretata “morta”, si pensi ad altro, non ai parcheggi.
Davide Mattellini