Cold case risolti grazie alle impronte digitali

MANTOVA Un 35enne tunisino, un 32enne egiziano e un 42enne italiano sono stati denunciati nei giorni scorsi in quanto ritenuti autori di tre distinti furti sui quali hanno condotto le indagini gli agenti della Scientifica della questura di Mantova. Altri tre cold case risolti dagli specialisti di piazza Sordello, i quali senza scomodare serie Tv di successo quali Csi o Ris hanno comunque incastrato tre ladri che credevano ormai di averla fatta franca. Il primo caso risolto a distanza riguarda un furto che era stato messo a segno nel gennaio dello scorso anno ai danni della gastronomia “Contadinostrano” in via Orefici. Porta d’ingresso forzata per rubare 950 euro in contanti, un tablet e qualche bottiglia di birra e vino. Il ladro si era anche coperto il volto per non farsi riconoscere dalle riprese delle telecamere in zona, ma non aveva avuto l’accortezza di usare anche dei guanti, così ha lasciato le proprie impronte digitali sul vetro della porta; una firma che è costata a B.A.M., 3enne tunisino pluripregiudicato una denuncia per furto aggravato. Stesso reato anche per H.E.S.A., 32enne egiziano incensurato e residente in provincia. Anche lui è stato incastrato dalle sue stesse impronte digitali lasciate su un vetro della porta del ristorante Antica Osteria del Broletto, locale nella omonima via Broletto svaligiato alla fine dello scorso luglio, quando erano spariti i soldi del fondo-cassa. Molto più rapide le indagini della Scientifica che hanno permesso di scoprire l’autore del furto ai danni del Centro di Aggregazione Giovanile 4 Accordi di Cerese, dove lo scorso 15 gennaio sono stati rubati due Pc portatili ed altri strumenti appartenenti alla scuola di musica. A lasciare le sue impronte digitali sulla finestra che aveva forzato per entrare, è stato F.D., 42 anni italiano pluripregiudicato, anche lui denunciato per furto aggravato. Nei confronti dei due stranieri l’Ufficio Immigrazione ha dato il via alla procedura amministrativa al fine di poterli quanto prima espellere dall’Italia con rimpatrio. Riguardo al 42enne italiano il questore Paolo Sartori ha disposto nei suoi confronti l’adozione di una misura di prevenzione personale.