ROMA “Una grande emozione per un traguardo costellato di successi e di sfide, che ancora oggi richiamano alla responsabilità gli agricoltori e le filiere agroalimentari per garantire cibo sufficiente e di qualità e per dare risposte ai cambiamenti climatici. Ma quella di oggi è stata una giornata di festa per celebrare la nascita, 80 anni fa, di Coldiretti, che prese forma da un’idea e da un sogno che nel 1944 Paolo Bonomi seppe trasformare in realtà con grande coraggio, per dare dignità, diritti, riconoscimento economico e terra ai contadini coltivatori diretti e mezzadri, ma anche per garantire al Paese autonomia alimentare. Una storia che oggi continua per proiettarsi nel futuro, sempre dalla parte delle imprese agricole e al fianco dei consumatori italiani”.
A dirlo è Fabio Mantovani, presidente di Coldiretti Mantova, presente al teatro Eliseo a Roma in occasione delle celebrazioni per gli 80 anni dalla fondazione della Coldiretti, insieme al direttore Erminia Comencini e a una delegazione di agricoltori virgiliani formata dal past president Paolo Carra, Camilla Destro (delegata Donne Mantova), Enrico Treccani (vicepresidente Coldiretti Mantova), Diego Remelli (delegato provinciale Giovani Impresa) Vittorio Valente (delegato Pensionati Mantova), Giovanni Bellei (imprenditore agricolo mantovano oggi delegato regionale dei Giovani di Coldiretti).
La cerimonia si è svolta alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, dei rappresentanti delle Istituzioni, del mondo politico, economico e della società civile, oltre che delle forze dell’ordine, assieme al presidente nazionale di Coldiretti Ettore Prandini e al segretario generale Vincenzo Gesmundo e ad agricoltori provenienti da ogni regione d’Italia.
“Sono tante le sfide che oggi ci troviamo di fronte, a cominciare dalla difesa del lavoro e del reddito delle imprese agricole, anche attraverso la giusta redistribuzione del valore lungo la filiera – precisa il presidente di Coldiretti Lombardia, Gianfranco Comincioli –. Solo per citarne alcune: la necessità di un mercato dove si applichi il principio di reciprocità, nel rispetto dei diritti delle persone e nel solco della sostenibilità; l’obbligo di etichettatura trasparente su tutti i cibi; la battaglia per difendere il cibo naturale contro i rischi dei prodotti nati in laboratorio e ultra processati; l’impegno per una corretta educazione alimentare e conoscenza del mondo delle campagne per le nuove generazioni; la necessità di formare nuovi profili professionali per le nostre imprese fino all’importanza di puntare su innovazione, infrastrutture e ricerca. Come Coldiretti non ci tireremo indietro e continueremo a fare la nostra parte con impegno e orgoglio”.
Una raccolta firme europea per estendere l’etichettatura d’origine. E proprio dal teatro Eliseo – annuncia la Coldiretti – parte la raccolta digitale delle firme per una legge di iniziativa popolare che porti l’Europa a cambiare strada sulla trasparenza di quanto portiamo in tavola con l’obbligo dell’etichetta d’origine a livello europeo su tutti gli alimenti in commercio. L’obiettivo è raggiungere un milione di firme per dire basta ai cibi importati e camuffati come italiani e difendere la salute dei cittadini e il reddito degli agricoltori. La raccolta firme ad oggi è stata attraverso banchetti in tutti i mercati contadini di Campagna Amica e in tutte le sedi territoriali che hanno portato sino ad oggi a ottenere complessivamente trecentomila firme.
Firma sul web. Un impegno che si estende ora al web, con la possibilità di sottoscrivere la petizione in maniera digitale da parte dei cittadini. Basta collegarsi al sito https://eci.ec.europa.eu/049/public/#/screen/home e selezionare il proprio Paese di cittadinanza nel menu a tendina in giallo a sinistra. Si potrà quindi scegliere se compilare il modulo inserendo i propri dati con numero della carta d’identità o del passaporto oppure accedere direttamente con lo spid.
La moneta commemorativa di Coldiretti. In occasione delle celebrazioni degli 80 anni dalla fondazione – conclude la Coldiretti – è stata presentata da Francesco Soro, Amministratore Delegato dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato e da Vincenzo Gesmundo, Segretario Generale di Coldiretti, la nuova moneta commemorativa da 4 euro della Collezione Numismatica 2024 della Repubblica Italiana, emessa dal Ministero dell’Economia e delle Finanze e coniata dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato. Si tratta del primo conio dal valore di 4 euro mai realizzato in Italia.
Nata per celebrare gli 80 anni dalla fondazione di Coldiretti, la moneta è stata realizzata dall’artista incisore Emanuele Ferretti, in argento proof con tiratura limitata di 3.500 pezzi. Sul dritto della moneta, al centro, si trova una rappresentazione del logo di Coldiretti, al di sotto del quale è riportata la scritta “REPUBBLICA ITALIANA”, con la sigla “E.F.MOD” a indicare l’autore del modello. Nel giro superiore campeggia la scritta “COLDIRETTI”, affiancata dalle date “1944”, anno della fondazione di Coldiretti, e “2024”, anno di coniazione della moneta. Nella parte inferiore della moneta, in corsivo, si trova l’espressione “…la forza amica del Paese”, che ben rappresenta il ruolo centrale di Coldiretti come guida e sostegno all’agricoltura italiana.
Il rovescio della moneta è dedicato a Paolo Bonomi, il fondatore di Coldiretti. Il ritratto è affiancato dal nome “PAOLO” in alto a sinistra e dal cognome “BONOMI” in alto a destra, entrambi nel giro della moneta. In basso, al centro, è indicato il valore nominale di “4 EURO”, mentre a sinistra è presente la “R” identificativa della Zecca di Roma. La moneta è disponibile presso i punti vendita autorizzati: lo Shop sito in Piazza Verdi 1, Roma e il Museo della Zecca sito in Via Salaria 702 (previa prenotazione dell’accesso sul sito Museo della Zecca