Colle Aperto, centro volontari in soccorso dei soggetti deboli

MANTOVA  – Troppi infettati, troppi decessi, e “troppi anni” che pesano sulla popolazione spesso affetta da patologie che espongono a rischi. E chi è anziano lo sa perfettamente. Senza mettere in conto i disagi: le raccomandazioni, le mascherine, il lavaggio delle mani, il distanziamento e, come se non bastasse, “non uscire e non fare entrare nessuno”. Per tanti anziani di Colle Aperto, e dei quartieri vicini c’è la soluzione: il “Centro Aperto”, associazione di volontariato presente da quasi venticinque anni che risponde alle loro esigenze. Quattro volontarie giornalmente telefonano alle persone più fragili, che desiderano essere chiamate, per fare quattro chiacchiere e per interessarsi dei loro problemi.
Due automobili sono a disposizione per vari servizi, dall’accompagnare a fare la visita (non sempre in città) o per andare alla posta o altro ancora. Il Centro non si limita a questo: tutti sanno che il “nemico” è la solitudine. Allora si programmano attività socializzanti durante tutti i giorni della settimana. Il mercoledì pomeriggio incontri con medici specialisti, tecnici autorevoli e rappresentanti di Rsa.
Il venerdì argomenti di carattere culturale o storico o di costumanza. Alla fine viene offerta una “merenda”: risotto, panino col cotechino, pane e salame, polpettine eccetera. Poi c’è il ricamo, non per preparare la dote! ma per stare assieme il sabato. Né mancano la tombola e il burraco come i giorni per i rappresentanti del Caaf.
Le percentuali di stranieri in questa area della città è molto elevata, da qui la necessità di istituire corsi di alfabetizzazione. La sede dispone di un ambulatorio presenziato dal lunedì al venerdì da infermieri professionali, e accanto alla sede l’ambulatorio del medico di base e l’Associazione ritira le richieste di ricette e le riconsegna. Non manca anche la biblioteca di oltre 5mila libri da scegliere anche tramite il sito, che possono essere recapitati, ma la sede, comunque, rimane aperta dal lunedì al venerdì. Recentemente è stata firmata anche una convenzione col Comune per fornire documenti anagrafici. Il tutto in attesa che venga realizzato il nuovo centro al posto del “magone” di via Croce con bar, cucina, gli spazi attuali del Centro, oltre a una sala polivalente utilizzabile anche come palestra e sede per molte altre iniziative.