Coltello alla gola, “invita” il coinquilino a portare fuori la spazzatura

Intervento della Polizia. Pregiudicato dai domiciliari al carcere.

MANTOVA Il coinquilino aveva chiamato la Polizia, poco dopo la mezzanotte di ieri 12 aprile, spaventato per la violenta lite avuta pochi minuti prima con E.J., cittadino marocchino, classe 1983, all’interno di un appartamento di strada Dosso del Corso, ove E.J. – condannato per spaccio di droga, minaccia ed estorsione – stava scontando 9 mesi di detenzione domiciliare.La lite nasceva per futili motivi, quali l’organizzazione delle pulizie e lo smaltimento dei rifiuti domestici, ma saliva nei toni, tanto che E.J., al culmine dell’ira, afferrava il coinquilino per il collo e poi lo minacciava con un coltello da cucina. Sottrattosi alla furia dell’uomo, il malcapitato riusciva a chiedere aiuto alla Centrale Operativa della Polizia di Stato, che inviava immediatamente le Volanti: gli equipaggi, giunti sul posto, ricostruivano la vicenda, denunciando E.J. per il reato di minaccia aggravata e segnalando tempestivamente l’episodio al Magistrato di Sorveglianza. Quest’ultimo Ufficio Giudiziario, dato il grave comportamento tenuto da E.J., sospendeva immediatamente il beneficio della misura della detenzione domiciliare, ripristinando, nei suoi confronti, la detenzione in carcere. Nel pomeriggio di ieri, la Squadra Volante, con personale dell’Anticrimine, provvedeva quindi ad accompagnare E.J. presso la locale Casa Circondariale, ove l’uomo si trova attualmente per scontare la sua pena.