Covid: primo caso di variante Omicron nel Mantovano

MANTOVA  Primo caso di variante Omicron nel Mantovano. “Nella giornata del 23 dicembre – recita una nota dell’ufficio stampa di Ats val Padana – sono stati notificati gli esiti di ulteriori genotipizzazioni relative a casi identificati nel territorio di Ats della Val Padana nell’ambito dell’attività di sorveglianza sanitaria, per i quali è stata confermata la presenza di variante Omicron di SARS-CoV-2. I casi accertati sono 44, dei quali 43 in provincia di Cremona – prevalentemente nell’area cremasca – e 1 in provincia di Mantova; la distribuzione riguarda sostanzialmente tutte le fasce di età. La presenza della variante Omicron anche nel territorio di Ats della Val Padana è un evento atteso e inevitabile, in prevedibile incremento nei prossimi giorni, anche in considerazione delle stime e delle valutazioni dell’Istituto Superiore di Sanità, oltre a quanto già osservato in altri Paesi. Si coglie l’occasione – prosegue la nota stampa – per raccomandare l’adozione di tutti i comportamenti di prevenzione e protezione individuale, quali l’utilizzo delle mascherine, il distanziamento fisico e l’igienizzazione frequente delle mani; si rinnova infine l’invito ad aderire alla vaccinazione anti Covid-19, appello rivolto sia a chi non si è ancora sottoposto al ciclo primario, ma anche a chi – ed in maniera altrettanto accorata – lo ha già completato e deve sottoporsi alla dose booster”.

I casi di variante omicron accertati in Lombardia alla data di ieri, 23 dicembre, sono 337. Di questi solo 6 hanno necessitato di ricovero ospedaliero per una percentuale del 2% sul totale, e nessun caso è finito in rianimazione. La fascia d’età più colpita è quella 20-39 anni, con 165 casi, pari al 49% del totale. Ad essere colpiti sono soprattutto persone di nazionalità italiana (314, pari al 93%). Di questi il 79% hanno ricevuto due dosi di vaccino, mentre il 9% ha ricevuto la terza dose. C’è infine un 8% che ha contratto la variante omicron da reinfezione.