Dichiarazioni false: deve restituire i soldi dei pasti

MANTOVA – Aveva presentato tutta la documentazione richiesta per potere accedere alle agevolazioni comunali per i pasti della propria figlia alle materne, ma una revisione delle carte ha rilevato che la donna aveva fornito “dichiarazione non veritiera”. Oltre a produrre le certificazioni sui propri redditi ai fini Isee, la donna avrebbe dovuto anche trasmettere i redditi dell’altro genitore, che evidentemente però non convive con lei, ma che deve comunque figurare nel cumulo reddituale. A questo punto è scattato l’accertamento per l’anno scolastico 2018-2019 e ne è risultata un’indebita detrazione.
La bimba infatti ha usufruito del servizio di mensa scolastica al costo di 1 euro a pasto, anziché 5; la differenza di 4 euro è andata, per il periodo in questione, a carico del Comune. Che però adesso chiede il ristorno di 578 per 141 pasti consumati dalla bimba. Cifra comunque rateizzabile sino al prossimo novembre.