Dichiarò il falso, a giudizio architetto 45enne

MANTOVA Nel corso di una causa civile intentata contro la propria moglie avrebbe dichiarato il falso; il tutto, perpetrato con il supporto di un complice, per far volgere a suo vantaggio l’esito del procedimento in questione. Per questi fatti è stato rinviato a giudizio ieri mattina dal giudice per l’udienza preliminare un 45enne architetto mantovano, con alle spalle diversi incarichi pubblici ricoperti negli enti locali, unitamente al titolare dell’impresa edile di Marmirolo che all’epoca aveva testimoniato in suo favore. Nella fattispecie, secondo le accuse mosse a loro carico dagli inquirenti, in solido tra loro avrebbero mentito circa l’inizio dei lavori di ristrutturazione effettuati nella casa coniugale del professionista virgiliano. Dalle dichiarazioni rese all’epoca in sede civile, i due avrebbero infatti asserito in concorso tra loro che il cantiere per gli interventi di ripristino e manutenzione dell’immobile fosse iniziato nel gennaio del 2012 anzichè, come in effetti dimostrato in seguito, nel settembre dell’anno precedente. Dopo tali dichiarazioni erano quindi scattati gli accertamenti del caso, anche su richiesta del difensore della controparte confluiti poi nella richiesta di rinvio a giudizio avanzata dalla procura di via Poma. I due indagati nella seduta interlocutoria di ieri davanti al gup Matteo Grimaldi, inoltre, avrebbero fatto pubblica ammenda, ammettendo di aver mentito davanti al giudice civile ai fini di un loro tornaconto processuale, e ritrattando nella circostanza la versione resa allora. Un ravvedimento tardivo che però non è bastato per evitare ad entrambi un processo penale per falsa testimonianza. Il prossimo 11 ottobre, quindi, si terrà l’udienza conclusiva del giudizio con rito abbreviato, sc instaurato a loro carico.

Lorenzo Neri