Calcio – Mantova, il ripescaggio è una chimera: testa alla D

Pecchini, Setti e Masiello in tribuna al Martelli
Pecchini, Setti e Masiello in tribuna al Martelli

Mantova Il ripescaggio? Una chimera. Non che ci fossero molte speranze, a dire il vero. Ma la riunione dei soci del Mantova, svoltasi ieri a Carpi, ha spento quasi totalmente le residue. «Al 99,9% giocheremo in D», sono le scarne parole strappate al dg  Gianluca Pecchini, le uniche emerse dall’assemblea. Dunque, anche nella stagione 2019-20 l’Acm giocherà nei dilettanti. Per il terzo anno consecutivo. Il patron  Maurizio Setti e gli altri azionisti hanno convenuto che non varrebbe la pena considerare l’ipotesi di un salto di categoria: i treni (leggi: campionato prima e play off poi) sono passati e il Mantova li ha persi. Attendere che si liberino dei posti in C, senza nemmeno avere la certezza che ciò avvenga (e con troppe società davanti autorizzate a inoltrare domanda), comporterebbe un allungamento dei tempi eccessivo. Col rischio di trovarsi a fine luglio senza certezze e con un organico in gran parte ancora da allestire. Dunque, meglio individuare da subito la categoria da affrontare e prepararsi di conseguenza.
Questa è la notizia più importante emersa dalla riunione di ieri. Per gli approfondimenti vi rimandiamo all’edizione di domani: l’incontro, infatti, si è protratto fino a tarda ora e non è stato possibile raccogliere le dichiarazioni dei diretti protagonisti. La seconda e ultima notizia della serata è l’aggiornamento della riunione al 13 o al 14 giugno, per affrontare gli altri argomenti, specialmente quelli di carattere societario. Come avevamo annunciato, infatti, alcuni soci di minoranza, causa impegni presi in precedenza, non hanno potuto prendere parte all’assemblea. Dunque, nessuna decisione su eventuali rimpasti societari, uscite di scena o nuovi ingressi. Se ne riparlerà tra 20 giorni.
E nessuna notizia sul futuro dell’allenatore  Massimo Morgia nè su quello del ds  Emanuele Righi. Restano tuttavia valide le sensazioni dei giorni scorsi. E cioè che, mentre Righi ha più di una chance di conservare la sua carica, per Morgia la conferma appare più difficile. Com’è noto, il Chieri ha bussato alla porta del tecnico capitolino e forse qualche altro club si metterà in fila. Lui si è preso una pausa di qualche giorno, non confermando nè smentendo i contatti avuti: ancora segnato dall’epilogo della stagione, attende di metabolizzare il colpo prima di pensare al prossimo anno. Voci ricorrenti, tuttavia, riferiscono di un brusco calo di gradimento, ai piani alti di viale Te, nei confronti di Morgia. Tutti sono concordi nell’attribuire al mister grandi meriti per il gioco esibito dal Mantova durante la stagione. Ma i risultati parlano a suo sfavore: l’obiettivo di Setti era conquistare la promozione e non è stato centrato.
Il discorso ovviamente vale anche per Righi, che peraltro si è già pubblicamente assunto ogni responsabilità, avendo lui scelto Morgia e allestito la squadra. Anche il dirigente bolognese, quindi, non può essere certo della conferma e attende lumi dalla società. Tuttavia, come detto, la sua posizione sembra un po’ più salda rispetto a quella di Morgia. Qualcosa di più su entrambi si saprà nei prossimi giorni. Per tutto il resto, toccherà aspettare qualche settimana.