E per la Pasqua i bisognini solo nei bar

MANTOVA Con ogni probabilità saremo una delle poche città Unesco a non offrire nemmeno un servizio trai più banali, ma essenziali, per chi visita una città». Lo afferma il capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale Pier Luigi Baschieri, lamentando una annora questione sempre rimasta irrisolta in città – e non solo nei giorni delle ricorrenze comandate. «E poi c’è la Pasqua alle porte e la stagione primaverile, da sempre la più attrattiva e la più florida per le presenze turistiche», aggiunge.
Già, perché con aprile si apre la cosiddetta “alta stagione” virgiliana, e con essa l’arrivo delle gite scolastiche e le tanto attese visite dei cultori della città d’arte.
Ma quale servizio si dà a chi arriva, se nemmeno sono aperte le latrine in capo all’Aster e alla Tea e i bagni pubblici del centro storico? «Questa amministrazione di centrosinistra – attacca Baschieri – nonostante gli appelli delle guide turistiche e di Forza Italia, persegue nel mantenere chiusi i bagni pubblici cittadini, affidati da sempre alla società pubblica Aster, causa l’onerosità della gestione. I locali di via Goito sono aperti solo mezza giornata durante il mercato del giovedì, ma questo è troppo poco per una città con ambizioni turistiche».
A ciò si aggiunga il fatto, pure sottolineato dal capogruppo azzurro, che i servizi igienici automatizzati gestiti da Tea Spa «sono oramai obsoleti, transennati ed ancora in attesa di essere sostituiti. La pandemia è diventata una scusa, servono investimenti da parte della multiutility di via Taliercio se vogliamo avere parchi pubblici con le toilettes esattamente come tutte le realtà urbane più evolute e accoglienti».
Investimenti che tardano ad arrivare nonostante gli utili di bilancio siano sempre milionari. «Tutti pensavano a toillettes chiuse, causa il covid, ma nella realtà mancano le risorse per sostituirle o tenerle aperte. Mi chiedo – conclude Baschieri – per quale ragione il Comune non abbia ancora sfruttato i cosiddetti Progetti di utilità collettiva (Puc) per impiegare i percettori del reddito di cittadinanza nella gestione dei bagni pubblici».