Fratelli d’Italia denuncia l’assenza di visione politica per la ripresa dell’anno scolastico e boccia il “doppio turno”

MANTOVA Con il nuovo anno scolastico ormai alle porte, Fratelli d’Italia torna a puntare il dito contro la gestione «confusa» da parte del Governo sulla cosiddetta “ripartenza” sollecitando, al tempo stesso, una scuola più sicura, con spazi adeguati per i ragazzi, un serio tracciamento dei contagi, vaccinazioni per gli insegnanti, presidi medici interni e un trasporto pubblico adeguato e senza sovraffollamenti.
«I proclami e le scuse non bastano più, servono risposte concrete, quelle che fino ad oggi sono mancate dai vertici governativi – fa notare Salvatore Scalia, responsabile del dipartimento Scuola di Mantova per Fd’I -. Va peraltro evidenziato che tra il personale scolastico si registra un dato di ben oltre l’85% di vaccinati. Il vero problema è che è trascorso più di un anno e mezzo dall’inizio della pandemia e da parte del Governo si sono sentiti solo dei proclami, prima dall’allora ministro dell’Istruzione Azzolina con il presidente Conte in un Governo giallo-rosso e, adesso, dal ministro dell’Istruzione Bianchi con il presidente Draghi nell’Esecutivo soprannominato dei “migliori”, forse per giustificare un calderone politico multicolore che si sta limitando all’ordinaria amministrazione». Milioni gli studenti che sono stati costretti alla didattica a distanza e Fratelli d’Italia denuncia il fatto che ad oggi non si sia fatto nulla per evitare che si costituissero delle classi affollate, come anche non ci si è attivati per tempo per reperire e, quindi, incrementare gli spazi, o anche per installare negli Istituti scolastici dei sistemi di aerazione, invece che continuare ad acquistare i famosi banchi con le rotelle di cui il ministro Bianchi elogia le potenzialità. «Come pure, affrontando un tema che tocca da vicino Mantova, nulla si è fatto per garantire un trasporto pubblico adeguato, tant’è che da qualche giorno continua a circolare insistentemente la notizia che da settembre la scuola riprenda con la previsione del doppio turno, perdurando il contingentamento della capienza dei mezzi di trasporto pubblico all’80% del carico. Tutto ciò – sottolinea Scalia – è assurdo e cagionerebbe innumerevoli disservizi sia per il mondo della scuola sia per i genitori che per gli studenti». Fratelli d’Italia si dice quindi favorevole al ritorno in presenza al 100% ma al tempo stesso è convintamente contrario al doppio turno in quanto non ne beneficia nessuno. «Tale scenario poteva essere differente, bastava prevedere delle convenzioni con delle aziende di trasporto privato che, a causa della crisi, hanno i loro mezzi prontamente a disposizione – aggiunge il portavoce provinciale di Fratelli d’Italia, Alessandro Beduschi -. Da alcuni giorni leggiamo i comunicati dei residenti dei Consigli d’Istituto dei Licei Virgilio e Belfiore. La politica locale, sino ad oggi, è stata ferma ad attendere disposizioni dal cielo, nonostante da Fratelli d’Italia si sollevava già a marzo un grido di allarme rispetto alla proposta del doppio turno». Per i meloniani la Provincia di Mantova deve farsi parte attiva nel trovare un accordo tra Apam e le ditte private di trasporti, coinvolgendo anche i paesi della provincia in cui sono presenti delle scuole superiori. «Questo avrebbe un duplice beneficio: oltre all’alleggerimento del trasporto pubblico si creerebbe un’occasione per dare un supporto economico alle aziende di trasporto privato le quali sono risultate fortemente colpite dalla crisi economica causata dalla diffusione del Covid in questi ultimi due anni. Si eviterebbero, inoltre, forti disguidi alle famiglie che da tempo si erano riorganizzate confidando in una ripartenza della Scuola secondo le normali modalità e non mantenendo un assurdo doppio turno».
Matteo Vincenzi