MANTOVA La recente apertura dell’assessore regionale all’agricoltura Fabio Rolfi alla sperimentazione delle Nbt (New breeding techniques), vale a dire le tecniche di miglioramento genetico per le colture, è stata accolta con estrema soddisfazione da Confagricoltura Mantova, che da sempre si fa portavoce di questa posizione, ritenuta fondamentale per lo sviluppo del settore agricolo italiano: «Da anni chiediamo libertà nella sperimentazione e nella ricerca di queste tecniche – spiega il presidente Alberto Cortesi – che permetterebbero di creare varietà colturali più produttive ed efficienti, in grado di resistere alle malattie, ai parassiti e agli effetti del cambiamento climatico. Purtroppo finora non si sono visti risultati concreti nel nostro paese, a causa anche dell’opposizione ideologica di altre organizzazioni, che solo oggi si stanno avvicinando a questi temi, smentendo di fatto le posizioni che da sempre avevano difeso. Evidentemente si sono accorte che l’agricoltura del futuro non potrà essere solo “chilometro zero” e mercati di quartiere». L’assessore Rolfi ha scritto una lettera al ministro Bellanova, sollecitando la necessità di verifiche concrete in campo delle Nbt, e dando la piena disponibilità della Lombardia per l’avvio delle sperimentazioni: «È questa la direzione da seguire – prosegue Cortesi – in linea con il concetto di sviluppo sostenibile cui da sempre miriamo. Il nostro Food&Science Festival è nato proprio con questo scopo, far vedere al pubblico nient’altro che la verità scientifica che sta alla base della produzione di cibo. L’agroalimentare non è il corno letame dell’agricoltura biodinamica o le assurde posizioni di personaggi come Vandana Shiva, ma è scienza, ricerca, miglioramento genetico e lavoro quotidiano dei nostri imprenditori. Questa è l’unica verità».