I giovani badano al sodo, ma sono sfiduciati dalla politica nazionale

MANTOVA – Maggiori luoghi di aggregazione, per lo studio e la formazione, un miglioramento per i collegamenti tra l’hinterland e il centro cittadino, un aumento per i servizi e l’igiene urbana rispettando l’ambiente. Questi i suggerimenti emersi dal questionario La Mantova che Vorrei – esigenze e ambizioni dei giovani mantovani realizzato dall’Assessorato alle politiche giovanili del comune di Mantova in collaborazione con il Centro Studi Regionali Giorgio Lago dell’Università di Padova. Il report del sondaggio che ha coinvolto i giovani mantovani i 15 e i 29 anni è stato presentato alla biblioteca Baratta dall’assessore alle politiche giovanili Alessandra Riccadonna «È stato svolto un lavoro non facile – ha dichiarato Riccadonna – ma è importante ascoltare le esigenze dei giovani in un momento complicato per guerra, post pandemia e cambiamenti climatici. Lo scopo dello studio (36 domande per 5 aree tematiche tra fine gennaio e marzo 2022, ndr) è stato quello di avvicinare i giovani alla politica e stiamo cercando di implementare tavoli di lavoro anche con giovani che non sono rappresentati in associazioni strutturate». «Il sondaggio era strutturato su alcune variabili – ha spiegato Matilde Cittadini, dottoranda in Politiche Pubbliche dell’Uab e che ha seguito il progetto -: 698 persone hanno compilato il questionario, ma solo 509 sono stati i questionari utilizzati, che hanno tenuto conto dell’età, del genere, di cui il 3,7% ha preferito non rispondere a questa domanda, del luogo di residenza, dell’origine nell’ottica del diritto di cittadinanza, degli interessi, della vicinanza al mondo politico, della dimensione del tempo libero, lasciando spazio anche alle proposte, ponendo un focus anche sul benessere fisico e mentale degli intervistati». In generale è emerso che i giovani mantovani godono di una buona salute, ma avvertono un senso di scollamento dalla politica nazionale anche se hanno maggiore fiducia nell’amministrazione locale; i partecipanti al questionario vorrebbero più spazi in città di aggregazione e che le comunicazioni di iniziative ed eventi fossero divulgate attraverso i social media, soprattutto Instagram. «Abbiamo creato @BagMagazine, un magazine digitale – ha concluso Riccadonna – ed è tra i progetti la realizzazione di una Pump Truck in Valletta Valsecchi. Tanti sono i desiderata, ma spero che il tavolo di confronto con i giovani sia a cadenza trimestrale».