Il necroturismo anche a Mantova

MANTOVA I Cimiteri monumentali sono a tutti gli effetti luoghi che sanno raccontare qualcosa: storia, arte, ricordo. Per la 1ª volta, anche il Cimitero di Mantova è stato protagonista di una doppia visita guidata organizzata da Fai Mantova, Associazione Pepitosa in carrozza, con il fondamentale supporto culturale della storia dell’arte e Guida turistica GTI, Lara Casali (Mantuaonline).
Quasi 50 persone, non solo del territorio mantovano, ma anche da zona limitrofe, si sono ritrovate in questa domenica di nebbia, a passeggiare (divise in 2 gruppi per questioni anche di rispetto delle normative anti-covid) per i viali silenziosi del Cimitero monumentale di Mantova, scoprendo caratteristiche storiche della nostra città e simboli scultorei che, in forma indiretta, riescono a raccontare molto dell’epoca e del messaggio che si voleva lasciare a memoria.
Un percorso voluto anche dall’Associazione di turismo accessibile “Pepitosa in carrozza”, proprio per raccontarne la completa accessibilità anche in carrozzina, “ci troviamo immersi in un vero museo a cielo aperto e con un’accessibilità completa che solitamente, nei canonici siti mussali, si fatica a trovare e siamo molto contenti di aver dato inizio ad una collaborazione culturale proprio con la delegazione mantovana di Fai.”, è il commento della Presidente Valentina Tomirotti.

Un viaggio che attraversa momenti storici fondamentali con personaggi anche illustri per il nostro territorio: dalla tomba di Tazio Nuvolari, all’Ossario dei Caduti mantovani nella 1ª Guerra Mondiale, fino alle tombe più caratteristiche per la scelta scultorea, eseguite dall’artista Carlo Cerati.

Seppellire morti è una delle sette opere di misericordia corporale indicate dal Vangelo di Matteo, ma forse anche visitare i cimiteri può trasformarsi in un momento che va oltre al ricordo, anzi proprio attraverso il ricordo, si trasforma in qualcosa da divulgare. Si è sviluppata, infatti, una nuova e curiosa tipologia di turismo: il necroturismo o turismo cimiteriale.
Per alcuni si tratta di un’esperienza originale, per altri si configura come turismo culturale, che permette di scoprire un luogo attraverso la sua storia, la sua cultura e la sua arte. E i cimiteri raccontano sicuramente tutto questo a chi ha la voglia di ascoltare e osservare, andando al di là della concezione comune e prevalente, secondo la quale si tratta semplicemente di luoghi che suscitano tristezza e un certo timore.

Il Cimitero di Mantova realizzato a partire dal 1797 per ordine del comandante in capo del Mantovano, il generale francese Miollis, il Cimitero Monumentale di Mantova fu oggetto di continui ampliamenti pur in assenza di un progetto organico, tanto che presentò a lungo un aspetto incompiuto, poco decoroso e inadeguato per una città ormai entrata a far parte del Regno d’Italia (1866) e diventata capoluogo di provincia. Nel 1904 per la costruzione della nuova facciata venne bandito un concorso pubblico di risonanza internazionale, vinto dall’architetto milanese Ernesto Pirovano con un progetto grandioso, che ottenne anche il premio Reale di Architettura all’Esposizione Internazionale di Milano nel 1906. Il cimitero di Borgo Angeli è da considerarsi un vero e proprio “museo all’aperto”, ricco di monumenti che appartengono alla memoria storica e culturale dell’intera comunità, della quale testimoniano costumi, gusto e sensibilità. I principali monumenti commemorativi ivi collocati vanno dai più antichi, datati agli anni Ottanta dell’Ottocento, fino alle sepolture degli anni Sessanta del Novecento.
Continueremo la sinergia creata tra cultura e accessibilità proponendo sempre nuovi tour con l’aiuto e il supporto di Lara Casali (Mantuaonline), già con noi durante la stesura della Guida turistica “IN CARROZZA”, realizzata su Mantova e Provincia e che si può trovare in libreria.
Ogni volta cerchiamo di offrire spunti culturali differenti che mettano in risalto il territorio all’abbinata concreta di un turismo accessibile a chiunque.
Tutte le news potrete trovarle seguendo i canali social dell’Associazione (FB o IG @pepitosaincarrozza) o sul sito ufficiale www.pepitosaincarrozza.it, decidendo anche di tesserarsi per supportare la realizzazione di questi eventi.