Il Pd si conferma primo partito in città. Ma anche il centrodestra resiste

Indagine dell’Istituto Piepoli

MANTOVA La coda della ricerca condotta sul gradimento del sindaco dall’Istituto Piepoli, che attribuiva a  Mattia Palazzi un consenso plebiscitario verso l’80%, ridimensiona il volto della politica se lo si guarda dal versante dei partiti. L’esito dell’indagine demoscopica rivelato ieri da TeleMantova attribuisce al Pd il 28% delle preferenze, cui per completare il quadro del centrosinistra si accoda il 2,5% della Sinistra italiana. Grossomodo, le stesse percentuali riscontrate nelle politiche del 4 marzo 2018. Dal pari regge quel quadro il centrodestra, con una Lega al 16% e Fi al 9%, e i Fratelli d’Italia all’1 percentuale. Tutto sommato, un vantaggio abbastanza risicato. Molto più sensibile invece il divario del M5S 2018 che dal 22 sarebbe ridimensionato al 10% in ipotetiche amministrative. E l’ipotetica formazione burchiellariana del Ponte dei Mulini, identificata nella tabacciana “+ Europa”, è accreditata appena all’1%.
Siamo comunque ben lontani dal rappresentare un quadro realistico delle forze in campo e delle preferenze, mancando all’appello quasi la metà dell’elettorato possibile, normalmente distribuito in una rete di liste civiche oggi non preventivabili, come pure i candidati sindaci del 2020.