Il ponte è fatto. Adesso pensiamo anche a Porto Catena

MANTOVA «Di questo ponte si discute da almeno quarant’anni. Adesso il ponte c’è e la discussione è finita. Ma non è che un primo step: nei prossimi anni sarebbe bello recuperare anche Porto Catena». Così il sindaco  Mattia Palazzi ieri all’inaugurazione del ponte ciclabile sul porto che ha coinvolto, oltre al Comune, anche il Parco del Mincio, ieri rappresentato dal presidente  Maurizio Pellizzer e dalla dirigente  Cinzia De Simone. Il primo cittadino, dal canto suo, era affiancato da una giunta quasi al completo, ma soprattutto dai due promotori del progetto, gli assessori  Iacopo Rebecchi e  Nicola Martinelli. Il tutto con un contorno di almeno 250 persone, metà delle quali in bici, nonostante la pioggia battente.
Il primo passaggio è toccato in pompa magna alla Banda città di Mantova, e a seguire gli amministratori (primo in assoluto a passare in bici proprio Rebecchi). A seguire, la prova di rotazione della struttura girevole di 90 gradi per consentire l’uso della darsena in caso di innalzamento dei livelli. Ultimo, il buffet del “varo”.
Il taglio del nastro invece è toccato a due bambini del quartiere. Già, perché tale infrastruttura rientra in un progetto di collegamento ciclopedonale esteso da Valletta Valsecchi al centro cittadino, e quindi a San Giorgio Bigarello – comune co-finanziatore dell’opera – secondo il progetto complessivo “Mantova ciclabile”, tassello del macro-impegno europeo sulla mobilità sostenibile “Eurovelo 7” che si articola da Capo Nord a Malta.
«Abbiamo ricucito una parte della città prima staccata – commenta l’assessore Rebecchi –. Oggi Valletta Valsecchi è collegata al centro storico grazie a questo ponte, con messa in sicurezza di ciclisti e pedoni che possono così bypassare i nodi critici di corso Garibaldi e via Trieste. Ringrazio anche tutte le autorità, la Fiab e le associazioni sportive che hanno preso parte alla riuscita della partecipata inaugurazione.