Infortuni sul lavoro in aumento in provincia di Mantova

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MANTOVA Continuano ad aumentare gli infortuni sul lavoro in provincia di Mantova. L’ultimo rapporto dell’Inail evidenzia come fra gennaio dicembre del 2024, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, questi siano passati da 4902 a 5018 per un incremento percentuale del 2,4%. In questo contesto, gli infortuni con esito mortale nella nostra provincia, sempre confrontando gli stessi periodi, sono passati  da 7 a 8. Un trend, quello degli incrementi degli infortuni sul lavoro, confermato anche a livello regionale come testimoniano i numeri dell’Inail: da 109849 a 110050. In aumento, sempre a livello regionale, anche quelli con esito mortali passati a 172 a 182 (+6%).
“I dati Inail sugli infortuni – spiega Mauro Mantovanelli, segretario della Cgil di Mantova con delega alla sicurezza – indicano ancora un aumento di infortuni a Mantova nell’anno 2024. La situazione degli ultimi anni continua a restare preoccupante nel nostro territorio. L’analisi che abbiamo fatto come Cgil rispetto ai numeri del 2024 indica che esistono ancora troppe situazioni dove non vengono applicate le norme e le procedure di sicurezza previste dalle leggi e dai contratti, soprattutto in realtà lavorative senza rappresentanza sindacale. Nel dato di crescita degli infortuni incidono anche i fenomeni di illegalità quali il lavoro sommerso e  l’applicazione di contratti pirata che portano sempre ad episodi di mancata sicurezza. Inoltre la troppa e continua precarietà unita ad una mancata o insufficiente formazione porta sempre ad alzare il rischio di infortunio, specialmente coinvolgendo giovani lavoratori e lavoratrici. Tutti questi elementi, che continuano ad essere presenti in tutto il Paese, hanno portato anche nel 2024 ad avere una media di 3 infortuni mortali all’anno”.
Secondo il segretario della Cgil di Mantova la priorità nazionale e territoriale “deve essere – aggiunge – quella che ogni attore preposto alla prevenzione e alla sicurezza, il Governo e le Regioni intervengano urgentemente con una strategia nazionale dedicata ad una campagna straordinaria di assunzioni di personale degli enti ispettivi in grado di mettere in campo un’azione di controllo e prevenzione senza precedenti. Sanzionando fino al blocco produttivo le aziende che non applicano le norme di sicurezza e valorizzando e premiando, al contrario, le realtà che fanno della sicurezza una priorità aziendale. Solo cosi potremo dare una svolta definitiva di controtendenza rispetto a numeri inaccettabili di morti sul lavoro invece di spendere lacrime di coccodrillo tra una morte sul lavoro e l’altra”.

 

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