I Placebo fanno impazzire i quasi 9mila fan di piazza Sordello

MANTOVA   Dove eravamo rimasti? Chi legge perdonerà la fin troppo facile citazione del compianto Enzo Tortora ma non c’era modo migliore per introdurre quello che è stato l’evento di ieri sera in Piazza Sordello.
Dove eravamo rimasti, appunto? Eravamo rimasti da dove siamo ripartiti: la piazza piena, con un sold out che ci ha riportato a quando la consuetudine dell’estate mantovana erano i megaconcerti internazionali tra Palazzo Ducale e il Duomo, come se gli ultimi due anni non fossero mai esistiti.
E, invece, ci sono stati eccome.

Lo sanno bene proprio i protagonisti dell’evento di ieri sera, i Placebo.
Erano il nome di punta dell’estate musicale del 2020, poi è successo quel che tutti sappiamo e lo show è slittato al 2021. Ma Brian Molko e Stefan Olsdal hanno dovuto attendere un altro anno prima di confrontarsi con la platea virgiliana, perché il Covid aveva pensato bene di rovinare un’altra estate al pianeta.
Ecco, stavolta è andata in un’altra maniera.
È un mondo diverso quello che il pubblico di casa così come la band britannica ritrovano dopo due anni; eppure, che ci crediate o meno, sembrava non fosse successo nulla.
Si è tornati a vedere i sorrisi della gente (anche se qualcuno la mascherina ce l’aveva, magari trovandosi in mezzo alla calca, ci può stare), si è tornati a percepire la musica sulla pelle, a demolire il concetto stesso di distanziamento, a riabbracciarsi metaforicamente con gli artisti, a respirare.
L’atmosfera era calda e, per una volta, non è stata colpa della calura con cui ci stiamo trovando a fare i conti in queste settimane: il motivo va cercato nell’enfasi e nell’estro dei Placebo, che ha incrociato la voglia di rock di un pubblico bello e variegato, in festa e felicemente rumoroso.
A surriscaldarla ci hanno pensato i Peaks all’ora di cena, lasciando poi il palco alla band inglese nella loro seconda data estiva italiana (l’altra è stata Firenze. Nel tour autunnale saranno invece anche a Milano): in fondo, quale modo migliore per festeggiare i vent’anni di carriera, magari sulle note dei principali brani di “Never let me go”, l’ottavo album dei Placebo uscito lo scorso marzo?
Hanno percorso la manciata di metri che li separava del quartier generale di Palazzo Castiglioni all’interno di un van che li ha scaricati direttamente sotto il palco tra il delirio della folla.
Poi è iniziato il concerto, un viaggio indiavolato a tutta velocità nel bagaglio musicale della band inglese e piazza Sordello ha iniziato a ballare ininterrottamente per tutti i 90 minuti in cui i due frontmen sono rimasti sul palco.
Mancavano i pezzi forti del repertorio nella scaletta, ma sul palco i Placebo hanno portato tutta la loro energie e tutto quanto di nuovo avevano in serbo da due anni.
Si sono fatti attendere, non hanno rinunciato a Mantova, e il concerto che hanno offerto alla città ha decisamente ripagato l’attesa.

Archiviata questa data, venerdì toccherà agli Zen Circus, il 5 luglio tocca a quel gigante di Iggy Pop, l’8 luglio Sangiovanni e sabato 9 chiuderà la rassegna di Piazza Sordello quel vulcano di energia e ricci che risponde al nome di Caparezza.
Federico Bonati