L’8 marzo non sia solo la festa delle donne ma di ciascuna donna

Chara Sortino
Chara Sortino

MANTOVA L’8 marzo non è soltanto un’occasione di festa ma anche e soprattutto un’opportunità per riaffermare il ruolo decisivo che le donne ricoprono nelle nostre comunità, specialmente in momenti incerti e difficili come quelli che stiamo vivendo ora.
Quindi, prima di tutto, prima delle mimose, prima dei festeggiamenti, prima dei sorrisi, sento di dover dire “grazie”.
Grazie alle donne che in queste ore stanno lottando, senza protagonismi, nelle corsie degli ospedali, nei laboratori d’analisi, nei centri di ricerca, pur avendo famiglie e case da gestire, sostenendo uno sforzo enorme per il bene comune.
Esse oggi diventano il simbolo visibile e riconoscibile di milioni di donne che ogni giorno, tutto l’anno, si dividono tra lavoro e famiglia, spesso senza che questo venga notato e riconosciuto.
Un pensiero il mio che va naturalmente anche a tutte le donne, di ogni età, che soffrono e lottano contro i mali che aggrediscono il corpo e l’anima, e che tuttavia affrontano queste situazioni con coraggio, dignità e spesso incredibile altruismo. A queste donne, tutte, si deve più di un grazie, si deve una concreta riconoscenza. Nel nostro paese esistono limiti e carenze normative ingiustificabili, differenze le cui radici affondano ancora, nel 2020, nel pregiudizio. Servono leggi che mettano davvero le donne con famiglie e figli nella condizione di poter svolgere il proprio lavoro, senza per questo rinunciare alla maternità o alla cura dei propri cari. Occorrono leggi che permettano interventi tempestivi nelle situazioni in cui la donna è messa in pericolo da violenze familiari e non, oggi troppo spesso accade che si arrivi drammaticamente tardi. Ma queste battaglie si vincono prima di tutto creando e difendendo un’identità comune che deve partire da ciascuna di noi.
È necessario allora che la donna, con il suo mondo fatto di responsabilità e complessità, ritrovi prima di tutto consapevolezza del valore che esprime per sé e per gli altri in ogni frangente della sua vita. Per questo credo che l’8 marzo non sia la festa delle donne ma di ciascuna donna, un momento da dedicare a noi stesse. Per una volta, solo a noi stesse.

Chiara Sortino
Assessore alle politiche per la Famiglia, Conciliazione e Pari Opportunità
Comune di Mantova