L’impotenza del diritto nei crimini contro l’umanità, se ne parla venerdì alla Casa del Mantegna

MANTOVA “Memoria e Thanatos” è il titolo del primo incontro del ciclo “Alla fine dei conti – Riflessioni sulla vita e sulla morte” in programma domani 25 gennaio 2019, alle ore 18.30, alla Casa del Mantegna in via Acerbi a Mantova. Interverranno Elena Alfonsi, Maria Angela Gelati, ideatrici e curatrici della rassegna e Luigi Cornacchia, professore di Diritto Penale alla facoltà di Giurisprudenza dell’Università del Salento.

Genocidi e crimini contro l’umanità, impotenza del diritto. A fronte degli eccidi di massa e dei grandi crimini contro l’umanità che vengono ancora oggi perpetrati in diverse parti del mondo, spesso sotto gli occhi della comunità internazionale, la giustizia come risposta razionalizzata appare uno strumento inadeguato, impotente e inutile. La morte si presenta come annientamento brutale di interi gruppi e etnie. Si disperdono le individualità delle vittime che emergono come massa indistinta di crimini che “non si possono né punire né perdonare”. Nell’epoca della proclamazione solenne dei diritti umani e della creazione dei meccanismi giurisdizionali a vocazione universale come la Corte Penale Internazionale, deputati a tutelarli, il diritto manifesta tutta la propria inutilità e induce a un ripensamento dei modelli di giustizia che si sono affermati fino ad oggi.

Ingresso libero