Maltrattamenti e abusi sessuali alla figlia della convivente, sotto accusa un 43enne

MANTOVA – Per la pubblica accusa si sarebbe reso responsabile di reiterati episodi vessatori nonché di plurimi casi di abusi sessuali, perpetrati ai danni della figlia dell’allora propria compagna. Chiamato nella circostanza a difendersi sul banco degli imputati, un 43enne italiano residente nell’Oglio Po.
Una vicenda a dir la verità piuttosto risalente nel tempo quella a lui ascritta e relativa nello specifico al periodo tra 2018 e 2019 quando nei suoi confronti era scattata la denuncia per maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale. In particolare, stando al quadro inquirente, l’uomo avrebbe perseverato in ambito domestico non solo tramite atteggiamenti vessatori posti all’indirizzo della ragazza, all’epoca ancora minorenne, ma altresì travalicando nei suoi confronti in comportamenti di natura sessuale non consenzienti, messi in atto dietro un apparente affetto “paterno” fin dall’inizio della convivenza con la madre della persona offesa.
Nel dettaglio l’ampio ventaglio di contestazioni verterebbe segnatamente in abbracci, carezze, baci sul collo e sulla guancia, nonché sul décolleté oltre a presunte ipotesi di tentati rapporti sessuali. Contestazioni respinte in toto dall’accusato, difeso dall’avvocato Mara Rigoni. Nell’ambito dell’udienza fissata ieri innanzi al collegio dei giudici era quindi attesa la versione della presunta vittima non comparsa però in aula. Prossima seduta l’8 settembre.