Maltrattamenti e abuso d’ufficio, a giudizio il primario di Oncologia

MANTOVA Abuso d’ufficio e maltrattamenti. Con queste nuove accuse è stato rinviato a giudizio, per la seconda volta in poco meno di tre mesi, il primario del reparto di Oncologia dell’ospedale Carlo Poma, Maurizio Cantore. La decisione è stata presa ieri mattina dal giudice per le indagini preliminari Beatrice Bergamasco che ha respinto la richiesta di non luogo a procedere avanzata dai sostituti procuratori Silvia Bertuzzi e Carmela Sabatelli. Stando ai capi d’imputazione a lui contestati Cantore, 63 anni, sarebbe stato responsabile di presunte condotte vessatorie e discriminatorie perpetrate nei confronti delle colleghe oncologhe, Francesca Adami e Maria Beatrice Pisanelli. L’indagine era nata a fine 2015 dopo l’esposto presentato dalle due dottoresse, in un primo tempo allontanate dal reparto e quindi reintegrate grazie al ricorso presentato al giudice del lavoro, in quanto in disaccordo col primario circa il tipo di terapie adottate su parte dei pazienti. A suscitare tale protesta infatti sarebbe stato l’utilizzo intensivo di pratiche chemioterapiche cosiddette locoregionali attraverso la somministrazione di farmaci antineoplastici ad alte dosi in specifiche aree anatomiche, anziché quello di farmaci mirati di ultima generazione, più costosi ma secondo loro più efficaci. Una volta ritornate in reparto però i due medici sarebbero stati demansionati con l’assegnazione ad attività di follow-up oncologico, una routine che non contempla la diagnosi e la cura caratterizzante invece il lavoro dell’oncologo, a cui le due sarebbero state illegittimamente e immotivatamente sottratte. Cantore inoltre avrebbe organizzato le riunioni dei medici di reparto in modo da escluderle dagli incontri settimanali con gli altri colleghi. Le sue pressioni continue sull’azienda ospedaliera avevano fatto in modo inoltre che sia Adami che Pisanelli fossero trasferite: la prima al reparto di Medicina generale dell’ospedale di Pieve, la seconda alle Cure palliative del Poma. Per quanto concerne invece l’accusa più grave, quella di maltrattamenti, questa si fonderebbe sulle reiterate ingiurie lanciate dal primario alle due dottoresse e come riportate in atti. Il processo davanti al collegio dei giudici si aprirà il prossimo 4 giugno.