Maltrattamenti e violenze a tutta la famiglia, in aula parla la moglie di Gianfranco Zani

MANTOVA Si è aperta ieri mattina la fase dibattimentale del processo per maltrattamenti instaurato a carico di Gianfranco Zani, il 53enne artigiano di Casalmaggiore finito in manette perchè ritenuto responsabile di aver appiccato il fuoco all’abitazione coniugale, causando la morte per asfissia del figlio Marco di 11 anni. Davanti al giudice Antonio Serra Cassano è comparso in aula, scortato dagli agenti di Polizia Penitenziaria, lo stesso imputato attualmente detenuto nella casa circondariale di Pavia. Stando a quanto contenuto nel capo d’imputazione l’uomo sarebbe stato responsabile di reiterati casi di percosse, minacce e violenze a vario titolo perpetrate in ambito familiare sia ai danni della consorte che dei figli minorenni. I fatti a lui ascritti sarebbero relativi al periodo compreso tra il luglio ed il novembre scorsi. Tre giorni prima della tragedia, consumatasi il 22 novembre 2018 a Ponteterra di Sabbioneta, era stata emessa una misura cautelare che disponeva il divieto di avvicinamento del 53enne alla moglie, Silvia Fojtikova e ai tre figli. Tra i diversi episodi incriminati quello da cui era poi scattato il provvedimento: Zani infatti aveva aggredito a pugni la moglie e due figli. In una circostanza addirittura l’uomo al culmine di uno scatto d’ira avrebbe scagliato all’indirizzo del figlio più grande una cassa dello stereo. Stando alla tesi difensiva proposta dall’avvocato Laura Ferraboschi, nuova legale del 53enne, la vicenda al contrario si sarebbe limitata solamente a qualche screzio tra coniugi mentre al contempo ai danni del proprio assistito si sarebbe consumata una continua provocazione perpetrata in seno alla fase di separazione giudiziale. Nella seduta di ieri, rigorosamente a porte chiuse, è stata chiamata a deporre per prima la stessa presunta vittima, costituitasi a giudizio quale parte civile, oltre agli ufficiali di polizia giudiziaria che a suo tempo avevano svolto le indagini. Dal canto suo la difesa ha altresì provveduto a produrre determinate di controprove. Terminate le escussioni di giornata il procedimento è stato quindi aggiornato al prossimo 26 giugno.