MANTOVA Durante una mattina di inizio luglio perveniva una segnalazione urgente alla Polizia
Locale di Mantova da un centro per anziani della città, dove una anziana donna si era
rivolta poiché era appena stata maltrattata dalla nipote 37enne, convivente all’interno del
proprio appartamento.
Gli agenti del Gruppo Operativo Misto si attivavano immediatamente, raggiungendo
l’abitazione dell’anziana donna (una novantenne di città) per raccogliere le prime
informazioni. Emergeva, da subito, la gravità della situazione: la donna era ormai da
tempo costretta a subire gli atteggiamenti aggressivi, talvolta violenti, della nipote, che
avrebbe preso di mira anche il padre convivente, tanto da far scattare la procedura di
“codice rosso”.
Gli agenti di viale Fiume informavano di quanto accaduto la Procura Della Repubblica di
Mantova, ipotizzando svariati reati, tra cui estorsione aggravata, maltrattamenti in famiglia
e lesioni (in un’occasione l’indagata aveva morso il dito del padre cagionandogli la frattura
di una falange con subamputazione) la reazione della donna era stata determinata dal
rifiuto del padre di consegnare, per l’ennesima volta, del denaro. Tuttavia, la stessa deve
ritenersi innocente fino a conclusione del giudizio.
Dopo pochi giorni, il procedimento, teso ad evitare che la situazione potesse degenerare,
ha portato il GIP di Mantova ad emettere, a carico della donna, la misura cautelare
dell’allontanamento dalla casa famigliare e del divieto di avvicinamento alle vittime,
prontamente eseguita dal personale del Gruppo Operativo Misto.