Mantova Hub, esplodono i conti: per i progettisti aumento di 700mila euro

MANTOVA  «È un pozzo senza fondo», sbotta  Pier Luigi Baschieri guardando le ultime determinazioni di “Mantova Hub” che attribuiscono circa 700mila euro in più ai progettisti, che al lavoro iniziale hanno dovuto aggiungere nuovi desiderata dall’amministrazione, fra cui il nuovo plesso della palestra e la piazza di Fiera Catena. Per il capogruppo di Forza Italia insomma, l’amministrazione non sa fare i conti, e corre il rischio di mettere in cantiere un’opera che non vedrà mai la fine per mancanza di fondi, avendo già esaurito i quasi 18 milioni messi a disposizione dal governo  Renzi , e i 4,3 della Regione elargiti da  Maroni.
«Nessun dubbio sul fatto che il recupero della periferia est della città stia diventando un pozzo senza fine per le risorse economiche comunali. Un progetto faraonico che non vedrà di certo la luce nella sua completezza entro la fine del mandato Palazzi, ma che vincolerà per molti anni anche le amministrazioni successive», rincara la dose il capogruppo azzurro.
Appena iniziato l’anno nuovo già arrivano esborsi importanti per la progettazione della “piazza del pensiero” (area ex Ceramica) e della “piazza della terra” (area San Nicolò), cuore pulsante della rigenerazione urbana. Cifre da capogiro, stiamo parlando di circa 737mila euro che il Comune dovrà riconoscere al raggruppamento temporaneo d’imprese formato da Rina Consulting Spa, Corvino, Sparacio & Partners, Icaro Srl e ingegner Giorgio Lorenzi per l’attività supplementare svolta rispetto la gara d’appalto iniziale.
«La verità è che il quadro economico dell’intero progetto è mutato più volte ed i costi delle opere sono passati da 12 a 20 milioni – conclude Baschieri –. Nulla di irregolare, il Codice dei Contratti lo riconosce; ma il pressappochismo politico di questa amministrazione è disarmante».