Mantova nel fiume umano che acclama Silvio

MANTOVA Non si poteva non andare a Milano per presenziare alle esequie di Stato di Silvio Berlusconi, ma di questa partecipazione resta solo l’impressione di un evento storico per un leader politico già consegnato alla storia. La testimonianza diretta invero non c’è stata da parte della militanza virgiliana.
«Avete senz’altro visto più voi dalla televisione che non noi che eravamo lì», ammette il commissario cittadino e capogruppo azzurro in consiglio comunale Pier Luigi Baschieri. «Il solo ingresso a Milano è stato molto problematico, Per non dire dell’uso dei mezzi pubblici per arrivare a piazza del Duomo. E anche lì non c’è stato modo di avvicinarsi più di tanto: ho intravisto da lontano l’auto funebre, e soprattutto lo spiegamento massiccio di forze dell’ordine, più che le autorità che hanno avuto accesso alla cattedrale per il rito. Non penso nemmeno che sia quantificabile il numero delle persone che hanno affollato Milano oggi. Io ero lì, in mezzo alla fiumana».
Dunque, una trasferta per nulla? «No, niente affatto – replica Baschieri –. Come era stata la sua vita, anche i funerali di Berlusconi rappresentano un evento storico, epocale. Presenziarvi era un atto dovuto per chi, come me, ha dedicato tanta parte della propria vita ai valori espressi da Forza Italia».
Nella fiumana, come dice Baschieri, c’era anche il commissario provinciale ed ex sindaco del capoluogo Nicola Sodano. «A titolo personale», precisa lui, che come aveva annunciato non aveva nemmeno avuto il tempo materiale di organizzare un pullman, malgrado ne avesse avuto richieste da più persone.
«Non escludo che altri siano venuti a Milano, e quattro o cinque macchine senz’altro sono partite. Ma sarebbe comunque stato fisicamente impossibile muoversi assieme e arrivare sul posto assieme. Considero la mia partecipazione come una preghiera dovuta per una personalità che mi ha dato tanto, e come a me, anche all’intero paese».
E sul futuro organizzativo di Forza Italia, per ora non ci sono programmi: «Lasciamo sedimentare l’accaduto e cerchiamo di metabolizzare la nuova realtà che si è venuta a creare – risponde Sodano –. Al momento non pensiamo a congressi o altro. Facciamo nostro il messaggio del presidente Berlusconi che il centrodestra dovrà mantenersi unito anche ai prossimi grandi appuntamenti elettorali».