Niente slot niente tasse (per 3 anni)

MANTOVA  I dati del Monopolio di Stato parlano chiaro: nel 2017 a Mantova sono stati spesi 87,5 milioni di euro in giochi d’azzardo (1.774 euro pro capite), di cui 58,5 milioni in slot e videolottery, una cifra che si avvicina quasi all’intero valore del bilancio comunale (65 milioni). E il fenomeno è in crescita. Per questo il Comune ha posto in essere il terzo provvedimento per contrastare il fenomeno delle ludopatie, dopo la restrizione degli orari e l’aumento delle distanze delle sale slot da punti sensibili. È il progetto “Slot free” per cui i negozi che da gennaio 2020 dismetteranno questi apparecchi potranno beneficiare dell’esenzione della Tari (la parte variabile) e della Cosap (fino ad esaurimento della somma di 20mila euro) per tre anni, impegnandosi però a non introdurre macchine da gioco per cinque anni. “Ci rivolgiamo a imprenditori dal volto umano”, ha dichiarato il vice sindaco Giovanni Buvoli, “chiediamo di rinunciare a una parte del guadagno per far leva sulla sensibilità sociale per un’attività più etica”. A Mantova ci sono 136 esercizi commerciali, tra bar, tabaccherie e circoli con le macchinette da gioco. Con l’incentivo il loro risparmio si aggirerebbe intorno ai 2.000 euro. “La nostra è un’azione di contrasto che parte da lontano”, ha aggiunto l’assessore al Welfare Andrea Caprini, “oltre ai danni alle famiglie è indubbio che ci siano infiltrazioni della criminalità organizzata”. Venerdì 6 dicembre, alle ore 15, in Sant’Agnese è previsto un appuntamento “Giovani e dipendenze” dove si tornerà ad approfondire la tematica della ludopatia.

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