Non rispetta la misura cautelare, nuove accuse per Lorena Buzzago

Il tribunale di via Poma

MANTOVA –  Violazione dei provvedimenti di allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento alla persona offesa. Con queste accuse è finita nuovamente sul banco degli imputati, Lorena Buzzago, già condannata poco meno di tre anni fa per atti persecutori perpetrati ai danni del sindaco di Mantova Mattia Palazzi e del consigliere comunale Pierluigi Baschieri e quindi finita nell’occhio del ciclone per la pubblicazione clandestina del libro scandalo “50 e più… sfumature di giallo”. Anche siffatto caso di specie, infatti, come del resto altri giudizi simili a lei instaurati, deriva da tale stessa vicenda per stalking con parti offese sempre i già summenzionati due amministratori pubblici locali. In sostanza stando al novero delle ulteriori contestazioni a lei ascritte, nel settembre del 2019, avrebbe disatteso la misura cautelare applicatale dall’autorità giudiziaria secondo quanto disposto dall’articolo 387 bis del codice penale, e quindi riconfermata all’esito della prima sentenza il 5 luglio di quello stesso anno dal gup Beatrice Bergamasco, avvicinandosi in misura inferiore al limite di 200 metri dai luoghi frequentati da sindaco e consigliere, in particolare alla sede municipale di via Roma. Ieri mattina dunque, davanti al giudice Chiara Comunale è stata chiamata a testimoniare in aula l’unica parte civile costituitasi a giudizio, vale a dire Pierluigi Baschieri, a fronte della contestuale rinuncia a prender parte al procedimento del primo cittadino virgiliano, anch’esso però inizialmente inserito nella lista testi della pubblica accusa. Nello specifico, come riferito dallo stesso teste, l’imputata sarebbe stata vista più volte, in quel preciso lasso temporale, a sostare davanti a bar o negozi in piazza Marconi, nonchè, in altre circostanze avvistandola lui stesso in prossimità della propria abitazione. Incontri, che avevano spinto la parte offesa a sporgere denuncia querela in questura per inosservanza del provvedimento cautelare nonchè portandolo altresì a modificare le proprie abitudini quotidiane, onde evitare di incrociarla nuovamente. Prossima udienza il 28 giugno per le escussioni della difesa, rappresentata dall’avvocato Beatrice Lombardo.