Non solo uomini: a Mantova arrivano anche clochard donne

MANTOVA Difficile incontrarle per la strada, perché più spesso tendono a chiedere supporto e sussidi, ma il dato fornito da Eupolis Lombardia, per conto della Regione, mostra con tutta evidenza che la popolazione delle “clochard” è in continuo aumento, Un aumento vertiginoso nella intera regione, che conta addirittura un terzo dell’intera popolazione femminile senza tetto del paese. A Mantova il censimento parla di circa 50 donne senza fissa dimora, così come si evince dai 9 enti che ufficialmente assistono questi che in sigla sono detti Psd (persone senza dimora, appunto), che nel complesso risultano essere 382.
In tutta la Lombardia i “clochard-donna” sono computati in ben 2.400 unità circa, a fronte del complessivo nazionale che è di 6.750 (circa un terzo); nel raffronto le donne proverbialmente sotto i ponti rappresentano il 13% della popolazione complessiva in stato di emarginazione. Peraltro, sempre dallo studio Eupolis, si evince che poche sono le strutture territoriali atte a dare loro ospitalità: parlando di Mantova, il dormitorio di via Ariosto ha accresciuto la disponibilità di posti (dai 12 iniziali oggi ne conta circa 40), ma tutti per una popolazione maschile di senza tetto, di età adulta e in regola con il permesso di soggiorno.
Diversamente però dai clochard-uomini, che per il 70% risultano di nazionalità straniera, sul fronte delle donne abbiamo una netta incidenza, e quasi totalità, di nazionalità italiana.