Pestata dal fidanzato nella notte. Mandibola rotta con un pugno

GUIDIZZOLO Si è presentata all’alba di ieri, verso le 5, all’ospedale San Pellegrino: volto tumefatto, gravi difficoltà a parlare e un forte dolore. Lei, una 26enne residente nella vicina Desenzano, aveva una mandibola fracassata: fracassata da un pugno del suo compagno, un 30enne italiano che, già agli arresti domiciliari per altri reati, vive con suo padre in un’abitazione di via Roma.
È l’ennesimo episodio di violenza da codice rosso quello che si è verificato nella notte tra lunedì e ieri a Guidizzolo. Lì, nella casa dove il suo compagno vive con il padre, lei era arrivata per passare insieme qualche ora, dal momento che appunto lui si trova agli arresti domiciliari. Ma poi, nel corso della notte, la situazione è andata degenerando fino a quando il violento ha colpito la sua compagna, una 26enne, sferrandole un violento pugno in pieno volto fracassandole la mandibola.
Al momento non è chiaro se il grave episodio si sia verificato poco prima che la 26enne si presentasse in ospedale a Castiglione, o se tra il fatto e l’arrivo al San Pellegrino siano passate alcune ore.
Sta di fatto che verso le 5 del mattino la giovane, chiaramente molto dolorante per il pugno ricevuto e i conseguenti danni, ha deciso di affidarsi alle cure dell’ospedale. Qui ha raccontato ai medici l’accaduto, ed è stato proprio il personale ospedaliero a segnalare la vicenda alle forze dell’ordine – la denuncia sarebbe comunque partita d’ufficio dal momento che alla donna è stata assegnata una prognosi di 30 giorni e dopo i 21 giorni di prognosi automaticamente partono denuncia e indagini.
La giovane infatti avrebbe spiegato ai medici che, nonostante la difficilissima situazione, non sarebbe stata intenzionata a sporgere denuncia nei confronti del suo compagno. Questo, tra l’alto, sebbene lei stessa abbia spiegato al personale ospedaliero che l’episodio accaduto l’altra notte non sarebbe stato il primo: già altre volte infatti il suo compagno l’avrebbe colpita e picchiata. Alla giovane è stato consigliato anche di fare riferimento ad una struttura protetta, ma per ora la 26enne avrebbe preferito declinare l’offerta nonostante la situazione decisamente complicata ed evidentemente rischiosa.
Ora i carabinieri della Compagnia di Castiglione stanno lavorando al caso. Poiché lei stessa si è presentata in ospedale e non è stato necessario un intervento sul posto dei Cc, per ora il 30enne è stato denunciato e non sono scattati gli arresti. Lui, come detto, per altri reati comunque si trova già ai domiciliari, che sta scontando nell’abitazione di via Roma dove insieme a suo padre.