Pestata davanti alle figlie per otto anni, in manette marito violento

L'ingresso del carcere di Mantova in via Poma

MANTOVA  Per otto lunghi anni era stata fatta oggetto di continui episodi violenti perpetrati dal marito ai suoi danni anche in presenza delle figlie minorenni. Un incubo infinito cui ora la Polizia ha provveduto a porre fine. Nel tardo pomeriggio dell’altro ieri, gli uomini della Squadra Mobile hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal giudice per indagini preliminari del tribunale di Mantova, a carico di un 40enne cittadino italiano per i reati di maltrattamenti in famiglia e lesioni pluriaggravate. Il provvedimento è stato emesso, su richiesta del pubblico ministero di turno, a seguito delle indagini effettuate dalla Squadra Mobile di piazza Sordello nel momento in cui giorni addietro la stessa vittima, con un atto di grande coraggio e dopo essere stata violentemente percossa dal coniuge per l’ennesima volta, si era presentata in questura portando con sè anche le due figlie minori per chiedere aiuto. Rassicurata dagli agenti che l’hanno soccorsa, e sentendosi finalmente al sicuro, la donna ha così iniziato ad elencare la lunga lista di reiterate e pluriennali violenze infertele dal marito, formalizzando infine una denuncia nei suoi confronti, immediatamente gestita secondo il protocollo del cosiddetto “codice rosso” disciplinato dalla legge 69 del 2019 che dalla scorsa estate, oltre a rivedere la procedura – con informativa immediata del caso alla procura – ha inasprito le pene per determinate tipologie di reati come stalking, violenza sessuale e giustappunto maltrattamenti in famiglia. La giovane vittima, visibilmente scossa nonchè intimorita al solo pensiero del coniuge, iniziato il suo racconto ha infatti preso a lamentare continue percosse e vessazioni che da circa otto anni era costretta a subire in silenzio, anche alla presenza delle figlie minorenni; episodi questi che si verificavano abitualmente e non di rado quando l’uomo rientrava a casa ubriaco. Appresa la delicata situazione in cui si trovava la donna, e al fine di tutelare la sua incolumità e quella delle due figlie di sei e quattro anni, entrambe testimoni degli episodi vessatori, gli agenti della Mobile hanno provveduto ad accompagnare immediatamente le tre vittime lontano dall’abitazione familiare, collocandole nella fattispecie in una struttura protetta. L’uomo, invece, dopo la notifica del provvedimento cautelare è stato tradotto nella casa circondariale di via Poma dove si trova ora detenuto a disposizione dell’autorità giudiziaria.