Pro-Gest: arriva l’alt da parte della Provincia

MANTOVA Fermate tutto. Questo l’imperativo spedito ieri dalla Provincia alla Pro-Gest nella forma ultimativa della diffida. L’atto di via Principe Amedeo, firmato dal dirigente dell’area ambiente  Renzo Bonatti, preso atto degli esiti dei numerosi sopralluoghi degli ultimi mesi da parte di aziende regionali di tutela (Arpa e Ats), oltre che delle relazioni dei Vigili del fuoco e degli agenti della finanza, per conto della Procura, si è richiamato all’articolo 29 decies, comma 9 del decreto 152/2006 per imporre lo stop a tutte le attività. uantomeno, alle attività afferenti alla produzione, che sulla carta dovrebbero essere solo allo stadio larvale di collaudi tecnici.
Nel dettaglio, la diffida di Palazzo di Bagno impone la sospensione dell’esercizio dell’impianto di cogenerazione elettrica, ossia del turbogas; quella dell’impianto di produzione della carta e delle relative emissioni; si dà quindi revoca al verbale con il quale sono state regolamentate le attività di collaudo, con conseguente sospensione immediata delle varie fasi di collaudo. Infine, si fa divieto all’impianto produttivo di recepire e stoccare ulteriori quantità di carta.
Il ministro dell’ambiente  Sergio Costa, chiamato ieri dal deputato  Alberto Zolezzi per un confronto pubblico su temi ambientali al Mamu, ha dichiarato “massima attenzione” al caso Pro-Gest: «La Procura ci ha notiziato dell’indagine investigativa in corso, così come la Provincia della decisione di inviare la diffida di sospensione della produzione. L’importante – ha aggiunto il ministro – è collaborare tra enti pubblici; dalle informazioni raccolte sinora, sembrerebbe (il condizionale in tal caso è d’obbligo) che in Pro-Gest si gestiscano rifiuti, e posso assicurare che il mio ministero ha puntato il binocolo su queste situazioni». Una Via rimetterebbe in discussione tutte le autorizzazioni. Dal canto nostro – conclude Costa – parliamo della tutela della salute, e anche fra le forze di governo c’è un’intesa orizzontale quando al centro ci sono le persone».