Puzze, nodo irrisolto: 10 segnalazioni al giorno

MANTOVA Tornano i “nasi”. E non quelli di profumeria. Giovedì sera, durante l’incontro di quartiere aperto ai residenti di Cittadella, Gambarara e Ponte Rosso, l’amministrazione comunale ha comunicato il ritorno a fine mese dei “nasi elettronici”, una tecnologia capace di misurare e analizzare gli olezzi presenti nell’aria.
Il tema degli odori molesti in queste zone è di antica genesi, ma sempre attuale. A prova di questo, la folla di residenti rimasta al proprio posto fino a mezzanotte (l’incontro, partito alle 20.45, ha superato abbondantemente l’ora e mezza di routine), cittadini tenaci e polemici, desiderosi di avere delle risposte riguardo i temi della sicurezza, sempre poco percepita, preoccupati per gli odori maleodoranti ancora presenti a intermittenza in queste zone. Da tutti loro, un unico soggetto viene additato come colpevole: la cartiera Pro-Gest, ex Burgo.
E attorno alla fabbrica le segnalazioni di cattivi odori sono riprese da inizio anno, con punte anche di dieci al giorno. Adesso, a spese del Comune (40mila euro), riprenderanno anche le rivelazioni elettroniche. Il 22 maggio sarà la data del primo sopralluogo del laboratorio olfattometrico del Politecnico. A seguire, per i nasi sarà necessario un mese di addestramento dentro la cartiera, per ambientarsi agli odori, e successivamente il posizionamento nei quartieri in due punti, presso la scuola “Pacchioni” e il condominio Aster di via Pertini.
«Vogliamo oggettivare questa problematica – spiega l’assessore all’ambiente Andrea Murari – affinché essa sia indiscutibile, e questo lo faremo attraverso uno strumento il più possibile scientifico, il “naso elettronico”».
Il tentativo di aiuto tecnologico era già stato messo in opera l’estate scorsa, con pochi risultati: a tre giorni dal posizionamento dei nasi, la Pro-Gest aveva fermato a tempo indeterminato la produzione, causa aumento del costo dell’energia, neutralizzando le buone intenzioni. Da allora la produzione ha seguito un andamento di “start and stop” altalenante.
«I camion arrivano tutti i giorni, però. E che cosa scaricano?», urla un presente. «Con la cartiera ferma – sempre Murari – è sempre possibile che ci sia la percezione di cattivi odori nei giorni successivi. Noi, come amministrazione, ritentiamo lo strumento elettronico, prepariamo il campo per affrontare altri eventuali atti istituzionali per superare il problema».
Durante la sperimentazione, ci sarà la piena condivisone con la comunità. In aggiunta, l’amministrazione ha convocato un nuovo “tavolo degli odori” istituzionale, sempre in calendario per fine mese.