Quattro equipaggi mantovani in gara alla 34° Winter Marathon dolomitica

MADONNA DI CAMPIGLIO È in pieno svolgimento la Winter Marathon dolomitica, la prima manifestazione invernale di regolarità, si svolge dal 20 al 23 gennaio e apre la stagione agonistica per le auto storiche.
La longeva competizione invernale è giunta alla 34° edizione di cui 15 organizzate da Roberto e Andrea Vesco. Questa edizione, che come sempre parte e arriva da Madonna di Campiglio è una delle più lunghe di sempre con un percorso di 500 km di gara, sono previste 16 ore di guida e ben 15 passi dolomitici da superare: un record. Nel percorso i concorrenti devono misurarsi in 65 prove cronometrate e 6 prove di velocità media.
Abbiamo ancora il Covid-19 che ci tormenta, ma la manifestazione si svolge nel rispetto del “Protocollo Generale ACI Sport e tutti devono essere in possesso del Green Pass Rafforzato.
La gara è riservata a vetture costruite entro il 1968. La competizione si disputa in 2 tappe: la prima (ieri) in notturna lungo la Val di Sole e sosta al Passo del Tonale e la seconda oggi sulle strade dolomitiche con i passi celebri del Trentino-Alto Adige e cena sul Passo Gardena.
Per la prima volta, fuori classifica, partecipa un ristretto numero di vetture Porsche “youngtimer” prodotte dal 1977 al 1990.
Dopo il preludio notturno al Tonale, oggi si corre la tappa della verità, lunga impegnativa, che mette a dura prova i piloti e determina la classifica finale. Una maratona di 400 km attraverso paesaggi e scenari suggestivi dove nella parte centrale gli equipaggi dovranno affrontare le rampe del Passo Pordoi (m.2239), Passo Campolongo (m.1850) e Passo Gardena (m.2136). L’arrivo a Campiglio è previsto in piena notte.
L’atto finale della Winter si svolge sul laghetto di Campiglio con la spettacolare sfida diretta sull’anello ghiacciato fra i primi 32 classificati nella classifica della maratona. Una sfida a tempo ad eliminazione diretta, che regala emozioni in continuazione.
Le vetture iscritte sono 130 con 25 equipaggi classificati Top Driver e un campionario di vetture, di 16 marchi diversi, interessante. Tra le anteguerra spiccano due Bugatti di cui una T35A del 1925, le Fiat 508C e le Lancia con Aprilia e Ardea. Nelle auto post guerra figurano le Fulvia Coupè nelle varie versioni e 2 Rally 1,6 HF. Seguono le Porsche con ben 24 vetture, nelle varie versioni in gara storica. Nello schieramento di Casa Fiat partono le affidabili 1100/103, due 600, una 850 spider, la rara X1/9 e 125 S. Ci sono Alfa Romeo con Giulia e Giuliette aperte e chiuse, le inglesi Austin Healey 3000, Triumph TR3, una Jaguar E-Type.
Le coppie mantovane in gara sono quattro: Nobis-Salvetti su Fiat 1500 del 1936, Motta-Vicenzi su Austin Healey del 1955, Pasqualin-Beltrami su Triumph TR3 A del 1959 e Penitenti-Penitenti su Fiat 125 Special del 1971.
Tra i piloti è al via il due volte Campione mondiale rally Miki Biasion, in gara su Lancia Stratos del 1974 e il pilota e volto di Sky Sport F1 Davide Valsecchi su Lancia Fulvia Coupé Rallye 1.3 HF del 1968.

Sono i 25 Top Driver al via alla ricerca del successo, ma in particolare saranno i vincitori uscenti Bellini-Tiberti, in gara sulla stessa Fiat 508 C del 1937, a tentare il bis.

Attilio Facconi